LONDRA (Reuters) - Le quotazioni del petrolio perdono terreno, con gli operatori che attendono i segnali di uno sperato aumento della domanda estiva a sostegno dei prezzi, nonostante la forte offerta minacci di limitare i guadagni.
Intorno alle 10,55, i futures sul Brent cedono 41 centesimi, o lo 0,5%, a 83,84 dollari al barile dopo aver guadagnato nella seduta di ieri. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate, anch'essi in rialzo ieri, calano di 39 centesimi, o dello 0,5%, a 79,94 dollari al barile.
"Il mercato petrolifero ha riportato l'attenzione sui fondamentali, che sono stati deboli per un po' di tempo", ha detto in una nota Francisco Blanch, strategist per le materie prime e i derivati per BoFA, aggiungendo che le scorte globali di greggio e i depositi di prodotti raffinati negli Stati Uniti e a Singapore, insieme ad altri posti, sono aumentati.
Allo stesso tempo, la crescita della domanda globale di petrolio è rallentata a 890.000 barili al giorno su base annua nel primo trimestre e i dati suggeriscono che la crescita dei consumi potrebbe rallentare ulteriormente nel secondo trimestre, si legge nella nota.
Secondo gli analisti interpellati da Reuters, le scorte di greggio statunitensi dovrebbero essere diminuite di 2,3 milioni di barili nella settimana al 14 giugno.
"Il dato critico di questa settimana, almeno per noi, sarà quello delle scorte di petrolio statunitensi, poiché potrebbe confermare o smentire il crescente ottimismo sul fatto che la domanda stia iniziando a salire all'inizio della stagione estiva", ha scritto in una nota Tamas Varga del broker petrolifero Pvm.
In Cina, la produzione delle raffinerie di petrolio a maggio è diminuita dell'1,8% rispetto ai livelli dell'anno precedente, secondo i dati di ieri dell'ufficio statistico, con le raffinerie impegnate in una manutenzione programmata e i margini di lavorazione messi sotto pressione dall'aumento dei costi del greggio.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)