(Reuters) - I prezzi del greggio registrano un calo di oltre 4 dollari il barile, dopo che l'attacco di rappresaglia di Israele contro l'Iran nel fine settimana ha evitato di colpire impianti petroliferi e nucleare, senza dunque interrompere le forniture di energia.
Sia il Brent che il West Texas Intermediate statunitense hanno toccato all'apertura i minimi dal 1° ottobre. Alle 10,50 il Brent perde 4,53 dollari, o il 6%, a 71,52 dollari il barile, mentre il Wti cede 4,33 dollari, o il 6%, a 67,45.
I benchmark hanno guadagnato il 4% la scorsa settimana in un contesto di scambi volatili, in quanto i mercati avevano prezzato l'incertezza sulle imminenti elezioni statunitensi e l'attesa risposta di Israele all'attacco missilistico iraniano del 1° ottobre.
Sabato prima dell'alba decine di jet israeliani hanno portato a termine tre serie di attacchi contro fabbriche di missili e altri luoghi vicino a Teheran e nell'Iran occidentale,
L'Opec+ ha mantenuto invariata la politica di produzione di petrolio il mese scorso, compreso un piano per iniziare ad aumentare la produzione a partire da dicembre. Il gruppo si riunirà il 1° dicembre prima di una riunione completa dell'Opec+.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Andrea Mandalà)