LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso, mentre gli investitori riflettono sul fatto che la Federal Reserve statunitense ha probabilmente posticipato il taglio dei tassi di interesse a dicembre, mentre le scorte di greggio e di carburante degli Stati Uniti aumentano.
Alle 11,35 i futures sul Brent perdono 53 centesimi, o lo 0,63%, a 82,08 dollari il barile. Il futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) cede 53 centesimi, o lo 0,68%, a 77,96 dollari. Entrambi i benchmark hanno guadagnato quasi l'1% nel corso della settimana e quasi l'1% nella seduta precedente.
La Fed ha mantenuto i tassi fermi ieri e ha posticipato l'inizio dell'allentamento delle politiche a dicembre.
L'aumento degli oneri finanziari tende a frenare la crescita economica e, di conseguenza, a limitare la domanda di petrolio.
Sul fronte dell'offerta, le scorte di greggio statunitensi sono aumentate più del previsto la scorsa settimana, soprattutto a causa di un aumento delle importazioni. Anche le scorte di carburante sono aumentate più del previsto, come hanno mostrato ieri i dati dell'Energy Information Administration (Eia).
Anche i dati al ribasso dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie), che avvertono di un eccesso di offerta nel prossimo futuro, pesano sui prezzi.
Gli occhi sono puntati anche sui colloqui in corso per un cessate il fuoco a Gaza che, se risolto, ridurrebbe i timori di potenziali interruzioni delle forniture di petrolio dalla regione.
Nell'ultimo attacco al trasporto marittimo, ieri i militanti Houthi, alleati dell'Iran, si sono assunti la responsabilità di un attacco con piccole imbarcazioni e missili che ha reso necessario il salvataggio di una nave carboniera di proprietà greca nei pressi del porto yemenita di Hodeidah, sul Mar Rosso.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)