LONDRA (Reuters) - I futures sul petrolio estendono le perdite, in una seduta volatile in cui i timori di una recessione negli Stati Uniti, principale consumatore di petrolio, controbilanciano i timori per l'offerta legati alle crescenti tensioni in Medio Oriente, la maggiore regione produttrice di petrolio al mondo.
Intorno alle 10,50, i futures sul Brent scendono di 85 centesimi, o dell'1,1%, a 75,42 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate sono in calo di 88 centesimi, o dell'1,2%, a 72,64 dollari.
Venerdì il Brent e il Wti hanno ceduto oltre il 3% ed entrambi i contratti hanno registrato la quarta settimana consecutiva di perdite - la più lunga striscia di perdite da novembre.
I timori di una recessione negli Stati Uniti, alimentati dal debole rapporto di venerdì sull'occupazione a luglio, "si aggiungono alle preoccupazioni per la domanda cinese che da tempo aleggiano sul mercato petrolifero", affermano in una nota gli analisti di Ing, con a capo Warren Patterson.
La flessione del consumo di gasolio in Cina, il maggior contributore alla crescita della domanda di petrolio, sta pesando sui prezzi del petrolio.
Tuttavia, le perdite dei prezzi del petrolio sono limitate dai rischi geopolitici in Medio Oriente. Ieri sono proseguiti i combattimenti a Gaza, un giorno dopo il fallimento dei colloqui per il cessate il fuoco al Cairo.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)