LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili, dopo il calo di oltre il 7% registrato la scorsa settimana per via dei timori per la domanda in Cina, primo importatore di petrolio al mondo, e dell'attenuarsi dei rischi di potenziali interruzioni della fornitura in Medio Oriente.
Intorno alle 10,30, i futures sul Brent sono in rialzo di 72 centesimi, o dell'1%, a 73,78 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate sono in rialzo di 79 centesimi, o dell'1,1%, a 70,01 dollari al barile.
La scorsa settimana il Brent è calato di oltre il 7%, mentre il Wti ha perso circa l'8%.
Si è trattato dei maggiori ribassi settimanali dal 2 settembre, dovuti al rallentamento della crescita economica in Cina e al calo dei premi di rischio in Medio Oriente.
Venerdì i dati hanno mostrato che nel terzo trimestre l'economia cinese è cresciuta al ritmo più lento dall'inizio del 2023, alimentando crescenti timori sulla domanda di petrolio.
Intanto, l'inviato statunitense Amos Hochstein oggi terrà dei colloqui con i funzionari libanesi a Beirut per discutere le condizioni per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, secondo quanto detto da due fonti a Reuters, mentre Israele ha ampliato la sua offensiva aerea contro i centri finanziari del gruppo durante la notte.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)