LONDRA (Reuters) - Il petrolio si stabilizza, sostenuto dai tagli dell'Opec+ e dall'incertezza su ciò che potrebbe accadere in seguito al conflitto in Medio Oriente, dopo che i timori sulla domanda hanno spinto i futures ai minimi dall'inizio di ottobre nella seduta di ieri.
Ieri il greggio è crollato di oltre il 4% ai minimi di quasi due settimane a causa dell'indebolimento delle prospettive della domanda e dopo indiscrezioni stampa secondo cui Israele non avrebbe colpito i siti nucleari e petroliferi iraniani, attenuando i timori di interruzioni della fornitura.
Intorno alle ore 10,15 italiane, i futures sul greggio Brent guadagnano 32 centesimi, o lo 0,4%, a 74,57 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate scambiano in rialzo di 32 centesimi, o dello 0,45%, a 70,90 dollari.
Persistono i timori per un'escalation del conflitto tra Israele e il gruppo militante Hezbollah, sostenuto dall'Iran. Le restrizioni all'offerta dell'Opec+ rimarranno in vigore fino a dicembre, quando alcuni membri dovrebbero iniziare a eliminare parte dei tagli.
Per quanto riguarda la domanda di greggio, questa settimana sia l'Opec che l'Agenzia Internazionale per l'Energia (Iea) hanno tagliato le previsioni di crescita della domanda globale di petrolio per il 2024, con la Cina che ha rappresentato la maggior parte delle rettifiche.
Gli stimoli economici in Cina non sono riusciti a dare un grande sostegno ai prezzi del petrolio. Secondo i media locali, la Cina potrebbe raccogliere altri 6.000 miliardi di yuan (850 miliardi di dollari) da obbligazioni speciali del Tesoro nel corso di tre anni per stimolare l'economia in crisi.
Si attendono oggi gli ultimi dati Api sulle scorte di petrolio statunitensi, seguito dai dati governativi domani. I dati giungono con un giorno di ritardo rispetto al normale, a causa delle festività federali per Columbus Day.
Gli analisti intervistati da Reuters si aspettano un aumento delle scorte di greggio di circa 1,8 milioni di barili nella settimana fino all'11 ottobre.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)