LONDRA (Reuters) - Il petrolio si stabilizza vicino al suo massimo di quasi due mesi, spinto dalle previsioni di una possibile riduzione delle scorte nel terzo trimestre e dai rischi legati al conflitto in Medio Oriente.
L'American Petroleum Institute (Api) ha riferito che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 914.000 barili, secondo fonti di mercato. Tuttavia, gli analisti si attendono un calo di quasi 3 milioni di barili nei dati ufficiali sulle scorte previsti che saranno pubblicati oggi.
Alle 10,40 i futures del greggio Brent guadagnano lo 0,2% a 85,19 dollari a barile. I futures sul greggio West Texas Intermediate degli Stati Uniti salgono dello 0,3% a 81,11 dollari.
** I dati ufficiali sulle scorte statunitensi forniti dall'Energy Information Administration (Eia) sono attesi per le 16,30 di oggi.
Secondo gli analisti, la forza dei prezzi dei mesi precedenti indica anche una forte domanda fisica di petrolio, un vantaggio per i prezzi nel breve termine. I prezzi dei contratti per Brent e Wti di agosto sono stati superiori di circa 80 centesimi al barile rispetto a quelli di settembre.
"I principali indicatori del mercato petrolifero segnalano che il rimbalzo del greggio riflette un mercato fisico sottostante più forte", hanno scritto gli analisti di JP Morgan (NYSE:JPM) in una nota per i clienti.
Sul fronte geopolitico, gli attacchi degli Houthi alla navigazione nel Mar Rosso e le crescenti ostilità tra Israele e Hezbollah in Libano sono anch'essi fattori che sostengono i prezzi, secondo Suvro Sarkar di Dbs Bank.
Gli Houthi hanno finora affondato due navi e ne hanno sequestrata un'altra, e ieri hanno annunciato di aver usato un missile per colpire un'imbarcazione nel Mar Arabico.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)