Investing.com - I prezzi del greggio raggiungono nuovi massimi del 2019 questo martedì, dopo che la Casa Bianca ha confermato che non prorogherà le esenzioni dalle sanzioni ai paesi a cui aveva precedentemente concesso di comprare greggio iraniano.
I future del greggio West Texas Intermediate scambiati a New York salgono di 41 centesimi, o dello 0,6%, a 65,96 dollari al barile alle 6:54 ET (10:54 GMT). Si staccano dal massimo intraday di 66,19 dollari, massimo dal 31 ottobre.
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, vanno su di 24 centesimi, o dello 0,3%, a 74,28 dollari. Il massimo intraday di oggi di 74,69 dollari è stato il picco dal 1° novembre.
“Non concederemo più esenzioni”, ha annunciato ieri il Segretario di Stato USA Mike Pompeo, preparando la strada all’imposizioni di penali economiche contro compagnie o istituti finanziari che acquisteranno greggio iraniano una volta scadute le attuali esenzioni il 2 maggio.
La maggior parte degli analisti si aspetta che la mossa vada ad inasprire ancora di più le scorte, spingendo su i prezzi, sebbene Pompeo abbia ribadito che gli Stati Uniti sono stati “in contatto costante con alleati e partner” per trovare fonti di petrolio alternative.
I mercati non sembrano convinti dalle parole del Presidente USA Donald Trump secondo cui l’Arabia Saudita e il resto dell’OPEC aumenteranno la produzione per rimpiazzare le scorte mancanti per via delle sanzioni americane sul greggio iraniano.
“Trump si aspetta che i membri dell’OPEC+ facciano un rapido dietrofront sui tagli alla produzione e rimpiazzino i barili mancanti dell’Iran e di altre fonti come Venezuela e Libia”, scrive l’analista delle materie prime di Investing.com Barani Krishan. “Riad non ha dato queste garanzie”.
Il Ministro dell’Energia saudita Khalid Al-Falih ha reso noto che il regno coordinerà la situazione insieme ad altri produttori per assicurarsi che siano disponibili scorte adeguate e che il mercato “non vada in squilibrio”, evitando comunque di impegnarsi a compensare la fornitura mancante.
“Trump (è) sicurissimo che il CCG (Consiglio di Cooperazione del Golfo) compenserà i barili mancanti ma NON è AFFATTO questo quello che ha detto Khalid al Falih”, scrive su Twitter Ellen Wald, membro senior del Global Energy Center dell’Atlantic Council. “L’Arabia Saudita non si darà la zappa sui piedi da sola con l’OPEC promettendo un certo numero di barili”.
I future della benzina sono pressoché invariati a 2,1296 dollari al gallone alle 6:56 ET (10:56 GMT) mentre il combustibile da riscaldamento sale dello 0,2% a 2,1090 dollari al gallone.
I future del gas naturale sono in salita dello 0,4% a 2,567 dollari per milione di BTU.