NVDA ha guadagnato il 197% da quando la nostra AI l'ha aggiunta per la prima volta in Novembre: è il momento di vendere? 🤔Leggi di più

Il greggio crolla del 2% dopo il report ribassista dell’OPEC

Pubblicato 11.08.2015, 14:48
© Reuters.  Il report ribassista dell’OPEC fa crollare i futures del greggio
BKR
-
LCO
-
CL
-

Investing.com - I futures del greggio crollano questo martedì, dopo che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha dichiarato di aver estratto greggio al massimo degli ultimi tre anni il mese scorso, alimentando i timori per l’eccesso delle scorte globali.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad ottobre crolla di 86 centesimi, o dell’1,69%, a 50,16 dollari al barile negli scambi odierni.

Ieri, il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra è crollato a 48,24 dollari, il minimo dal marzo del 2009, prima di salire a 51,02 dollari, con un’impennata di 1,78 dollari, o del 3,61%.

Nel report mensile di luglio rilasciato quest’oggi, l’OPEC ha reso noto che il cartello ha prodotto la quantità maggiore di greggio in oltre tre anni, per via dell’aumento della produzione iraniana.

Il gruppo di 12 membri ha aumentato la produzione di 100.700 barili al giorno a luglio a 31,5 milioni, il massimo dal maggio del 2012.

L’aumento della produzione è avvenuto nonostante l’eccesso delle scorte globali che negli ultimi mesi ha fatto crollare il prezzo.

La produzione globale di greggio supera ancora la domanda a causa della forte crescita nella produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e della decisione presa lo scorso anno dall’OPEC di non ridurre la produzione.

Intanto, il greggio con consegna a settembre sul New York Mercantile Exchange ha registrato un crollo di 1,15 dollari, o del 2,55%, a 43,81 dollari al barile.

Ieri, il greggio Nymex è sceso al minimo intraday di 43,35 dollari, un livello che non si registrava dal marzo del 2009, prima di schizzare a 44,96 dollari, con un’impennata di 1,09 dollari, o del 2,48%.

L’attenzione dei traders è rivolta alla pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi ed i prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.

L’American Petroleum Institute pubblicherà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di domani dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono scese di 1,6 milioni di barili nella settimana terminata il 7 agosto.

Negli ultimi mesi i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono andati sotto forte pressione alla vendita per via dei timori legati all’aumento della produzione statunitense di greggio.

Secondo l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è aumentato di sei unità la scorsa settimana, a 670, il terzo aumento settimanale consecutivo.

Attualmente sono operativi il 60% in meno di pozzi dal picco di ottobre di 1.609, tuttavia, il calo degli impianti si è sensibilmente ridotto nelle ultime settimane, alimentato i timori per un’impennata della produzione di petrolio di scisto USA nei prossimi mesi.

Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 6,35 dollari al barile, rispetto ai 6,06 dollari segnati alla chiusura di ieri.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.