Investing.com - Impennata dei futures del greggio questo lunedì, i dati commerciali deludenti cinesi alimentano le speculazioni che i legislatori di Pechino debbano implementare nuove misure di stimolo.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno subisce un’impennata di 1,19 dollari, o del 2,02%, a 60,14 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. Venerdì, il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra è schizzato di 1,26 dollari, o del 2,18% a 58,95 dollari.
Intanto, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a maggio subisce un’impennata di 1,15 dollari, o del 2,23%, a 52,79 dollari al barile. Il greggio Nymex è salito di 85 centesimi, o dell’1,67%, venerdì a 51,64 dollari.
La Cina ha riportato un surplus commerciale di 3,08 miliardi di dollari a marzo, contro le aspettative di un surplus pari a 45,5 miliardi ed in calo dai 60,6 miliardi di dollari segnati a febbraio.
Le esportazioni sono crollate del 15,0% il mese scorso rispetto all’anno precedente, deludendo le aspettative di un aumento del 12,0%, mentre le importazioni hanno visto un crollo del 12,7%, più dell’11,7% previsto.
La riduzione delle importazioni indica un indebolimento persistente dell’economia e aumenta la pressione sui legislatori perché facciano di più per incoraggiare la crescita.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA ed è stato il motore del rafforzamento della domanda.
Intanto, lo spread tra il Brent ed il WTI è di 7,35 dollari al barile, contro i 7,31 dollari segnati alla chiusura di venerdì.
Il prezzo del greggio è stato supportato nelle recenti sedute tra le aspettative che il calo degli impianti di trivellazione negli USA possa alla fine portare ad una produzione minore.
L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) venerdì ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto di 42 unità a 760 la scorsa settimana. Si tratta del diciottesimo calo settimanale consecutivo ed è il maggiore in un mese.
I traders hanno seguito da vicino la riduzione degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.
Intanto, l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,35% a 99,98 questa mattina.
Gli investitori attendono il report di domani sulle vendite al dettaglio USA, nonché i report di venerdì sull’inflazione ed il sentimento dei consumatori, per avere ulteriori informazioni sulla forza dell’economia e la tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.