Futures Pros – I futures del petrolio greggio scendono dal massimo di due giorni in seguito all’aumento della produzione in Arabia Saudita per compensare la perdita forniture di greggio dalla Libia.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures con consegna ad aprile a 97,89 dollari al barile, in calo dello 0,32%.
In mattinata è stato toccato il minimo giornaliero di 97,55 dollari al barile.
All'inizio della giornata, l'amministratore delegato della Saudi Aramco, gigante petrolifero saudita, ha dichiarato che il paese incrementato la produzione di petrolio, ma ha omesso di specificare la quantità di petrolio supplementare aggiunto sul mercato.
L'Arabia Saudita è il maggior esportatore tra i membri dell'OPEC e produce circa 8,4 milioni di barili di petrolio al giorno.
Il gruppo finanziario Barclays stimato per la scorsa settimana un’interruzione di 1 milione di barili di produzione di petrolio in Libia, mentre Goldman Sachs ha parlato di interruzioni pari a 500.000 barili.
La Libia è il principale titolare delle riserve di petrolio greggio dell’Africa e produce quasi 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno.
Nel frattempo, l'Agenzia internazionale dell'energia ha dichiarato venerdì che i disordini in Libia “non disturberanno la relativamente stabile” situazione di approvvigionamento nel mercato petrolifero mondiale durante la prima metà di quest'anno.
“Non pensiamo che al momento attuale ci sia un’interruzione così importante da non poter essere soddisfatta nel breve periodo grazie alla flessibilità del sistema di raffinazione e allo spostando di alcune forniture di greggio” ha dichiarato David Fyfe, capo della divisione industriale e commerciale dell'AIE.
JP Morgan ha dichiarato in una nota agli investitori, “Mentre restano fermi i rischi per ulteriori interruzioni delle forniture ed impennate dei prezzi, crediamo che un comunicato della AIE [l'Agenzia internazionale dell'energia ] abbia dato un dato importante a breve termine per il rischio nel mercato dei futures petroliferi”.
L'istituto di credito ha aggiunto, "Guardando ai prossimi mesi, il rischio di avere prezzi al di sopra di quelli dell’ultima settimana scende rapidamente."
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna ad aprile a 111,92 dollari al barile, in calo dello 0,4%, e fino a 14,03 dollari al di sopra della controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures con consegna ad aprile a 97,89 dollari al barile, in calo dello 0,32%.
In mattinata è stato toccato il minimo giornaliero di 97,55 dollari al barile.
All'inizio della giornata, l'amministratore delegato della Saudi Aramco, gigante petrolifero saudita, ha dichiarato che il paese incrementato la produzione di petrolio, ma ha omesso di specificare la quantità di petrolio supplementare aggiunto sul mercato.
L'Arabia Saudita è il maggior esportatore tra i membri dell'OPEC e produce circa 8,4 milioni di barili di petrolio al giorno.
Il gruppo finanziario Barclays stimato per la scorsa settimana un’interruzione di 1 milione di barili di produzione di petrolio in Libia, mentre Goldman Sachs ha parlato di interruzioni pari a 500.000 barili.
La Libia è il principale titolare delle riserve di petrolio greggio dell’Africa e produce quasi 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno.
Nel frattempo, l'Agenzia internazionale dell'energia ha dichiarato venerdì che i disordini in Libia “non disturberanno la relativamente stabile” situazione di approvvigionamento nel mercato petrolifero mondiale durante la prima metà di quest'anno.
“Non pensiamo che al momento attuale ci sia un’interruzione così importante da non poter essere soddisfatta nel breve periodo grazie alla flessibilità del sistema di raffinazione e allo spostando di alcune forniture di greggio” ha dichiarato David Fyfe, capo della divisione industriale e commerciale dell'AIE.
JP Morgan ha dichiarato in una nota agli investitori, “Mentre restano fermi i rischi per ulteriori interruzioni delle forniture ed impennate dei prezzi, crediamo che un comunicato della AIE [l'Agenzia internazionale dell'energia ] abbia dato un dato importante a breve termine per il rischio nel mercato dei futures petroliferi”.
L'istituto di credito ha aggiunto, "Guardando ai prossimi mesi, il rischio di avere prezzi al di sopra di quelli dell’ultima settimana scende rapidamente."
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna ad aprile a 111,92 dollari al barile, in calo dello 0,4%, e fino a 14,03 dollari al di sopra della controparte statunitense.