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Il greggio scende sull’onda dell’allentarsi della domanda cinese

Pubblicato 20.01.2011, 11:43
Futures Pros – I futures del greggio sono in calo per il secondo giorno consecutivo giovedì, crollando al minimo di quattro giorni tra le preoccupazioni sull’inasprimento della politica monetaria cinese, ed il conseguente calo della domanda di greggio.

Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a febbraio a 90,37 dollari al barile, durante gli scambi europei, in calo dello 0,29%.

Precedentemente si era scesi al prezzo di90,15 al barile, il prezzo più basso dal 14 gennaio. Il contratto di febbraio ha scadenza alla fine degli scambi di giovedì.

Il contratto più attivamente scambiato con consegna marzo è pari a 91,36 al barile, in calo dello 0,45%, dopo la discesa a 91,11 dollari al barile.

All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che il prodotto interno lordo della Cina è aumentato più del previsto nel quarto trimestre. Una relazione separata ha mostrato che l'inflazione è cresciuta solo leggermente meno del previsto a dicembre, alimentando la speculazione che potrebbe derivare dalle manovre per combattere l'inflazione e raffreddare l'economia.

La Cina è il secondo consumatore al mondo di petrolio greggio, l'Agenzia internazionale per l'energia prevede che la Cina rappresenterà il 40% circa della crescita globale della domanda di petrolio nel 2011.

Nel frattempo, l'American Petroleum Institute, ha affermato nel suo rapporto settimanale pubblicato nercoledì che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti, per la settimana conclusa il 14 gennaio, sono aumentate di 3,53 milioni di barili, il dato più alto delel scorte nelle ultime otto settimane.

L'US Energy Information Administration rilascerà la relazione settimanali ufficiale sulle scorte giovedì, un giorno più tardi del solito poiché lunedì i mercati statunitensi sono rimasti chiusi. I dati potrebbero dimostrare che le scorte Usa di greggio sono scese di 1,1 milioni di barili la scorsa settimana.

Gli Stati Uniti sono il più grande consumatore di petrolio greggio del mondo.

Nel frattempo, il gas naturale con consegna a febbraio è sceso dello 0,33% scambiato a 4,561 dollari per milione di unità termiche britanniche, mentre l'olio da riscaldamento con consegna febbraio è sceso dello 0,24% a 2,650 dollari a gallone mattina durante la mattinata europea.

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