SINGAPORE (Reuters) - Non si arresta la discesa dei prezzi del petrolio, in calo nella prima mattina europea di circa il 5% su livelli che non si vedevano dai primi anni 2000, sulla scia della nuova svalutazione dello yuan e delle turbolenze sul mercato azionario cinese.
Poco dopo le 9 il Brent perde il 4,7% a 32,63 dollari dopo un minimo giornaliero a 32,16 dollari al barile, minimo da aprile 2004. Il West Texas Intermediate (WTI) cede il 4,2% a 32,55 dollari dopo un minimo a 32,10 dollari al barile, minimo da dicembre 2003.
Il petrolio risente del nuovo crollo della borsa di Shanghai , dove le contrattazioni sono state sospese per la seconda volta in una settimana dopo i forti ribassi in apertura di seduta (-7%).
Un altro elemento di tensione è la crisi diplomatica tra Iran e Arabia Saudita.
Da metà del 2014 i prezzi del greggio sono crollati del 70%, colpiti da un eccesso di offerta da parte dei principali produttori, ulteriormente esacerbato dal rallentamento della Cina, secondo paese consumatore di petrolio al mondo.