ABUJA (Reuters) - La Nigeria intende ospitare un roadshow sul petrolio e sul gas per richiamare le compagnie energetiche internazionali che hanno abbandonato il suo settore onshore.
Lo ha detto un alto funzionario del governo nigeriano.
Il primo esportatore di petrolio dell'Africa ha fatto fatica ad aumentare la produzione dopo che le compagnie petrolifere internazionali, tra cui Shell e Exxon, hanno abbandonato i giacimenti onshore per concentrarsi sull'esplorazione in mare aperto.
Il governo nigeriano sperava che le compagnie locali potessero invertire il calo della produzione nel Delta del Niger.
Felix Omatsola Ogbe, presidente di un comitato governativo istituito per la promozione della manodopera locale e dell'uso di materiali di produzione nigeriana nel settore petrolifero e del gas, ha detto che avrebbe incontrato il consigliere per l'energia del presidente Bola Tinubu per discutere del roadshow in programma, per il quale non è ancora stato fissato un calendario.
"Intendiamo organizzare dei roadshow nei Paesi di origine di queste aziende per incoraggiare quelle che hanno lasciato le nostre coste a tornare", ha detto Ogbe in occasione di una conferenza sul petrolio e sul gas nella capitale federale Abuja, senza fornire dettagli su come la Nigeria intenda convincere le aziende a ripensarci.
A marzo, Shell ha detto che avrebbe disinvestito dal travagliato settore petrolifero onshore nigeriano, unendosi a Exxon, a Eni (BIT:ENI), alla norvegese Equinor e alla cinese Addax, che negli ultimi anni hanno stretto accordi per la vendita di attività nel Paese.
Da tempo le compagnie petrolifere si lamentano delle condizioni di insicurezza nel Delta del Niger, degli atti di vandalismo negli oleodotti e dei furti di greggio, nonché della recente normativa petrolifera che ha rivisto le condizioni fiscali del settore.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Cristina Carlevaro)