LONDRA/MOSCA (Reuters) - L'Opec+ ha deciso di rinviare il piano di aumento della produzione di greggio da gennaio ad aprile 2025, e di estendere i tagli al 2026.
Lo hanno riferito a Reuters fonti dell'Opec.
L'Opec+, che pompa circa la metà del petrolio mondiale, aveva programmato di iniziare a ridurre i tagli a partire dall'ottobre 2024, ma il rallentamento della domanda globale e l'aumento della produzione al di fuori del gruppo l'hanno costretta a rinviare i piani in diverse occasioni.
L'Opec+ raggruppa l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e alleati come la Russia.
Nonostante i tagli del gruppo all'offerta, il Brent - benchmark petrolifero globale - è rimasto per lo più in una fascia compresa tra i 70 e gli 80 dollari al barile quest'anno, e oggi scambia vicino ai 73 dollari al barile, dopo aver toccato il minimo del 2024 sotto i 69 dollari a settembre.
I membri dell'Opec+ stanno trattenendo 5,86 milioni di barili al giorno di produzione, pari a circa il 5,7% della domanda globale, attraverso una serie di mosse concordate dal 2022 a sostegno del mercato.
Queste comprendono il taglio di 2 milioni di barili al giorno (bpd) da parte dell'intero gruppo, 1,65 milioni di bpd di tagli volontari da parte di otto membri e poi altri 2,2 milioni di tagli volontari da parte degli stessi otto membri.
Oggi l'Opec ha deciso di estendere i tagli di 2 milioni di bpd e di 1,65 milioni di bpd fino alla fine del 2026 anziché a fine 2025, hanno dichiarato le fonti.
L'eliminazione graduale di 2,2 milioni di tagli inizierà ad aprile 2025 e durerà fino a settembre 2026.
Il gruppo ha inoltre concordato di consentire agli Emirati Arabi Uniti di aumentare la produzione di 300.000 bpd a partire da aprile - anziché da gennaio - sino alla fine di settembre 2026.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, in redazione Antonella Cinelli, editing Sabina Suzzi, Stefano Bernabei)