Futures Pro - I futures dell'oro sono in salita giovedì vicino al massimo delle ultime sette settimane, tra l’inasprirsi degli scontri in Libia e in Medio Oriente che incrementano il ricorso al metallo prezioso come bene rifugio.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.415,35 dollari l’oncia troy durante la mattinata di scambi europei, in salita dello 0,3%.
Precedentemente è stato toccato il prezzo di 1.416,15 dollari l’oncia troy, solo il 1,2% in meno dal picco del 7 dicembre del 2010.
In un discorso di mercoledì, il presidente americano Barack Obama ha richiamato l'unità internazionale per porre fine all'escalation di violenza in Libia, in seguito al discorso televisivo del colonnello Muammar Gheddafi il quale ha dichiarato di non aver aveva nessuna intenzione di dare le dimissioni né di lasciare il paese, promettendo di morire da "martire".
Nel frattempo, in Italia il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito in parlamento ci sono dati "credibili" che affermano l’uccisione di 1.000 persone, aggiungendo di temere che ci possano essere fino a 300.000 rifugiati, se il conflitto si allargherà ad una guerra civile.
Il fornitore di servizi finanziari globali Commerzbank ha dichiarato in un rapporto “Il prezzo dell'oro dovrebbe restare ben supportato fino a quando non vi è un segno di allentamento della tensione in Medio Oriente”.
L’oro è spesso considerato un rifugio contro le turbolenze politiche o le recessioni economica in parte perché non è così legata alla produzione industriale come lo sono le altre materie prime e i titoli azionari.
L’argento con consegna a maggio è salito dello 0,59% scambiato a 33,73 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio è crollato dell’1,68%, scambiato a 4,255 dollari la libbra durante la mattinata di scambi europei.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.415,35 dollari l’oncia troy durante la mattinata di scambi europei, in salita dello 0,3%.
Precedentemente è stato toccato il prezzo di 1.416,15 dollari l’oncia troy, solo il 1,2% in meno dal picco del 7 dicembre del 2010.
In un discorso di mercoledì, il presidente americano Barack Obama ha richiamato l'unità internazionale per porre fine all'escalation di violenza in Libia, in seguito al discorso televisivo del colonnello Muammar Gheddafi il quale ha dichiarato di non aver aveva nessuna intenzione di dare le dimissioni né di lasciare il paese, promettendo di morire da "martire".
Nel frattempo, in Italia il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito in parlamento ci sono dati "credibili" che affermano l’uccisione di 1.000 persone, aggiungendo di temere che ci possano essere fino a 300.000 rifugiati, se il conflitto si allargherà ad una guerra civile.
Il fornitore di servizi finanziari globali Commerzbank ha dichiarato in un rapporto “Il prezzo dell'oro dovrebbe restare ben supportato fino a quando non vi è un segno di allentamento della tensione in Medio Oriente”.
L’oro è spesso considerato un rifugio contro le turbolenze politiche o le recessioni economica in parte perché non è così legata alla produzione industriale come lo sono le altre materie prime e i titoli azionari.
L’argento con consegna a maggio è salito dello 0,59% scambiato a 33,73 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio è crollato dell’1,68%, scambiato a 4,255 dollari la libbra durante la mattinata di scambi europei.