Investing.com - I futures dell’oro sono stabili stamane, vicini al livello più alto degli ultimi 6 mesi e mezzo, con il sentimento sul metallo prezioso che continua ad essere spinto dalle recenti operazioni delle banche centrali per dare una spinta alla crescita economica.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.769,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Stamane i futures dell’oro sono saliti al massimo di 1.787,55 dollari l’oncia troy lo scorso giovedì, il massimo dal 29 febbraio.
Supporto a breve termine a 1.751,95 dollari l’oncia troy, il minimo dal 18 settembre e resistenza a 1.792,25, massimo del 29 febbraio.
Il sentimento del mercato ha trovato supporto in seguito al rilascio di dati incoraggianti sul sentimento dei consumatori tedeschi.
L’indice GfK di previsione delle fiducia dei consumatori tedeschi è invariato ad ottobre a 5,9, in linea con le aspettative. La componente delle aspettative economiche dell’indice è salito a meno 17,2 a settembre, da meno 18,9 ad agosto.
Ma gli investitori sono rimasti cauti nell’incertezza sull’eventualità o meno di una richiesta di un salvataggio da parte della Spagna.
Giovedì Madrid presenterà una bozza del bilancio per i prossimi anni ed annuncerà delle riforme strutturali, mentre sono attesi per venerdì i risultati dei test sulle banche. Inoltre, nel corso della settimana, l’agenzia di rating Moody’s rivedrà il rating sulla Spagna.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,07% a 79,64.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Il metallo prezioso ha ricevuto un supporto dalle aspettative che le banche centrali mondiali continueranno ad introdurre misure di stimolo per l’economia globale.
I prezzi dell’oro hanno subito delle impennate con gli stimoli monetari passati. Gli investitori tendono a buttarsi sull’oro nel timore che l’eccessiva liquidità possa pesare sul valore delle valute innescando l’inflazione.
I prezzi dell’oro hanno registrato un aumento di quasi il 10% dall’inizio di agosto, spinto dai recenti stimoli monetari delle banche centrali in tutto il mondo.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,67% a 34,210 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,72% a 3,758 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.769,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Stamane i futures dell’oro sono saliti al massimo di 1.787,55 dollari l’oncia troy lo scorso giovedì, il massimo dal 29 febbraio.
Supporto a breve termine a 1.751,95 dollari l’oncia troy, il minimo dal 18 settembre e resistenza a 1.792,25, massimo del 29 febbraio.
Il sentimento del mercato ha trovato supporto in seguito al rilascio di dati incoraggianti sul sentimento dei consumatori tedeschi.
L’indice GfK di previsione delle fiducia dei consumatori tedeschi è invariato ad ottobre a 5,9, in linea con le aspettative. La componente delle aspettative economiche dell’indice è salito a meno 17,2 a settembre, da meno 18,9 ad agosto.
Ma gli investitori sono rimasti cauti nell’incertezza sull’eventualità o meno di una richiesta di un salvataggio da parte della Spagna.
Giovedì Madrid presenterà una bozza del bilancio per i prossimi anni ed annuncerà delle riforme strutturali, mentre sono attesi per venerdì i risultati dei test sulle banche. Inoltre, nel corso della settimana, l’agenzia di rating Moody’s rivedrà il rating sulla Spagna.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,07% a 79,64.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Il metallo prezioso ha ricevuto un supporto dalle aspettative che le banche centrali mondiali continueranno ad introdurre misure di stimolo per l’economia globale.
I prezzi dell’oro hanno subito delle impennate con gli stimoli monetari passati. Gli investitori tendono a buttarsi sull’oro nel timore che l’eccessiva liquidità possa pesare sul valore delle valute innescando l’inflazione.
I prezzi dell’oro hanno registrato un aumento di quasi il 10% dall’inizio di agosto, spinto dai recenti stimoli monetari delle banche centrali in tutto il mondo.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,67% a 34,210 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,72% a 3,758 dollari la libbra.