Investing.com - Il dollaro canadese sale al massimo di due mesi contro il cugino statunitense questo giovedì, l’incertezza sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve pesa sul biglietto verde.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,91% a 1,3654, il minimo dall’11 dicembre.
Il dollaro USA è crollato ieri dopo i dati deludenti sul settore dei servizi USA ed i commenti della Fed che hanno scatenato i dubbi circa l’aumento dei tassi da parte della banca previsto per quest’anno.
L’Institute of Supply Management ha reso noto che l’attività del settore dei servizi USA è rallentata al minimo di due anni a gennaio.
Il Presidente della Fed di New York William Dudley ha spiegato che il peggioramento delle prospettive economiche globali ed il rafforzamento del dollaro potrebbero avere “conseguenze significative” sullo stato di salute dell’economia statunitense.
I traders attendono il report sull’occupazione non agricola per il mese di gennaio, previsto per domani, per avere maggiori indicazioni sulla forza del mercato del lavoro.
Dai dati di oggi è emerso che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite di 8.000 unità a 285.000 la scorsa settimana, più del previsto, ma restano vicino ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro.
Il dollaro canadese, legato alle materie prime, resta supportato nonostante il calo del prezzo del greggio dal massimo segnato precedentemente.
Il prezzo del greggio non riesce a mantenere l’impennata della seduta precedente nei timori per l’eccesso di scorte e per via della riduzione delle aspettative di un taglio della produzione da parte dei principali produttori.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,83% a 96,44, il minimo dal 23 ottobre.