Di Peter Nurse
Investing.com - I prezzi del petrolio sono in ribasso questo lunedì, i timori per le prospettive di crescita in Cina ed Europa alimentano le preoccupazioni per la domanda globale.
Alle 15:25 CEST, i future del greggio USA scendono dello 0,2% ad 84,86 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in calo dello 0,2% a 91,17 dollari.
La Cina ha pubblicato il dato sul PIL del terzo trimestre, che ha mostrato un aumento del 3,9% su base annua per il periodo luglio settembre, più del 3,5% atteso.
Tuttavia, è ancora chiaramente al di sotto dell’obiettivo del 5,5% del partito Comunista.
La situazione economica sembra persino più cupa in Europa, dove gli indici dei direttori acquisti per la zona euro ed il Regno Unito sembrano destinare i rispettivi PIL ad una contrazione nel quarto trimestre.
L’indice PMI flash della zona euro è sceso a 47,1, mentre il dato britannico è calato a 47,2.
Malgrado le preoccupazioni economiche, sia la Banca Centrale Europea che la Banca d’Inghilterra dovrebbero alzare i tassi di interesse in occasione delle prossime riunioni, probabilmente pesando ancora di più sulla crescita.
Per quanto riguarda le forniture, la prossima riunione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dei suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, non si terrà prima di inizio dicembre, dopo aver annunciato un taglio da 2 milioni di barili al giorno all’inizio di questo mese.
Inoltre, il piano del governo Biden di continuare a rendere disponibile petrolio dalle riserve strategiche probabilmente avrà solo un impatto limitato sugli attuali livelli di prezzo, secondo gli analisti di Goldman Sachs.
Le aziende energetiche USA hanno aumentato il numero di impianti di trivellazione attivi di petrolio e gas naturale la scorsa settimana per la seconda settimana di fila, in base ai dati di venerdì di Baker Hughes.