Di Ambar Warrick
Investing.com - I prezzi del petrolio sono in calo questo lunedì, a causa di una previsione del PIL cinese più debole del previsto che ha intaccato l’ottimismo sulla ripresa della domanda di greggio quest’anno; intanto c’è attesa per una serie di indicazioni sulla politica monetaria degli Stati Uniti questa settimana.
Nel fine settimana il governo cinese ha dichiarato di puntare a una crescita economica del 5% quest’anno, dal 3% del 2022. Ma la previsione è stata considerata più debole rispetto alle aspettative degli analisti, con ING che ha osservato che il governo si aspetta probabilmente un rallentamento della domanda di beni cinesi all’estero.
Le prospettive poco incoraggianti per l’economia cinese hanno minato le scommesse sul fatto che la ripresa del Paese porterà la domanda di petrolio ai massimi storici di quest’anno, anche se i dati della scorsa settimana hanno indicato che l’attività commerciale ha registrato una forte ripresa dopo la revoca delle restrizioni anti-COVID.
I future Brent sono scesi dello 0,9% a 85,27 dollari al barile, mentre i future WTI sono scesi dello 0,6% a 79,17 dollari al barile al momento della scrittura.
I prezzi del greggio erano ancora in forte rialzo rispetto alla settimana precedente, a seguito di dati economici cinesi migliori del previsto e di un cambiamento delle scommesse sul percorso della politica monetaria statunitense quest’anno.
Questa settimana sono attesi i dati cinesi commerciali e quelli sull’inflazione, che dovrebbero fornire ulteriori indicazioni sullo stato economico del maggiore importatore di petrolio al mondo.
Questa settimana, inoltre, l’attenzione si concentra sulla testimonianza di martedì del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che potrebbe dare indicazioni sulla direzione che i tassi di interesse statunitensi potrebbero prendere quest’anno.
I dati sull’inflazione, più forti del previsto, hanno alimentato i timori di un aumento dei tassi, sostenendo il dollaro e pesando sui mercati del greggio. Ma una brusca inversione di tendenza del dollaro ha favorito i prezzi del greggio in chiusura della settimana.
Il dollaro si è stabilizzato lunedì dopo le forti perdite della scorsa settimana.
I mercati temono che un rallentamento dell’attività economica, causato dagli alti tassi di interesse, possa frenare la domanda di petrolio quest’anno. L’aumento dei tassi d’interesse statunitensi ha penalizzato i mercati del greggio fino al 2022 e ha mantenuto i prezzi depressi fino al 2023.
Questa settimana l’attenzione si concentra anche sui dati sull’occupazione non agricola di febbraio, previsti per venerdì. Qualsiasi segnale di forza nel mercato del lavoro darà alla Fed un ulteriore margine per aumentare i tassi di interesse.
Anche in Europa, i livelli elevati di inflazione dovrebbero suscitare una risposta aggressiva dalla BCE, e questo inasprirebbe le condizioni monetarie globali.