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Prezzo dell’oro stabile, attesa per dichiarazione della Fed e Powell

Pubblicato 20.03.2019, 13:43

Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane pressoché invariato questo mercoledì, gli investitori attendono la dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve che farà luce sui piani della banca riguardo ai tassi di interesse per il resto dell’anno.

Sul Comex, i future dell’oro salgono di 1,05 dollari, o meno dello 0,1%, a 1.307,65 dollari l’oncia troy alle 8:40 ET (12:40 GMT).

Intanto, l’oro spot si attesta a 1.307,90 dollari l’oncia, in salita di 1,42 dollari, o dello 0,1%.

La Fed dovrebbe lasciare i tassi invariati nel corso della giornata e i riflettori saranno puntati sulle previsioni sui tassi per i prossimi anni da parte dei policymaker. Le proiezioni di dicembre indicavano due aumenti dei tassi quest’anno, ma le nuove dovrebbero mostrare un taglio o un solo rialzo.

La banca centrale USA dovrebbe inoltre delineare il piano per smettere di ridurre il suo bilancio da 4 mila miliardi di dollari, un intervento noto come inasprimento quantitativo. Molti policymaker hanno suggerito che la Fed probabilmente concluderà il processo e stabilizzerà i possedimenti di bond entro la fine di quest’anno.

Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà una conferenza stampa alle 14:30 ET (18:30 GMT), mezzora dopo la pubblicazione della dichiarazione di politica monetaria.

“Penso che le previsioni del mercato puntino verso una conclusione a settembre ma ci aspettiamo che la Fed chiuda il programma di riduzione del bilancio a giugno, a circa 3,85 mila miliardi di dollari, in base ai nostri calcoli sulla quantità di riserve in eccesso di cui avrà bisogno la banca”, afferma Shuji Shirota, responsabile delle strategie macroeconomiche di HSBC Securities a Tokyo.

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L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,86, non lontano dal minimo di due settimane e mezzo di ieri di 95,73.

Tra gli altri metalli, il palladio schizza al massimo storico per la seconda seduta consecutiva, con le previsioni sulle scorte che si inaspriscono ancora.

Il prezzo spot del palladio va su dello 0,4% a 1.594,99 dollari l’oncia, dopo aver toccato il massimo storico di 1.603,42 dollari all’inizio della seduta.

“La storia (del palladio) resterà la stessa fino a quando ci sarà una tensione delle scorte”, spiega l’analista di Saxo Bank Ole Hansen. “Circolano anche notizie riguardo alla possibile intenzione dei russi di ridurre le scorte, il che andrebbe ad alimentare uno scenario molto rialzista”.

Il Ministro dell’industria e del commercio della Russia, importante produttore del metallo, starebbe infatti prendendo in considerazione un divieto temporaneo dell’esportazione degli scarti del metallo prezioso dal 1° maggio al 31 ottobre di quest’anno.

Intanto, i future dell’argento scendono di 1,5 centesimi, o dello 0,1%, a 15,35 dollari l’oncia troy, mentre il platino va su dello 0,4% a 855,95 dollari l’oncia.

-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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