Di Peter Nurse
Investing.com - Forte calo dei prezzi del petrolio questo lunedì. Pesano le prospettive di recessione e gli effetti sulla domanda in vista di probabili nuovi ampi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Al momento della scrittura, i future sul greggio WTI scambiano con un ribasso del 3,4% a $81,88 al barile, mentre il Brent perde il 3% a $88,59.
I Future Benzina RBOB} } segnano un calo del 2,8% a 2,3474 dollari al gallone.
Dopo aver registrato la terza settimana negativa consecutiva, gli operatori temono che l'aggressiva stretta monetaria da parte di diverse banche centrali, in particolare la Federal Reserve statunitense, aggiunga
La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno avvertito la scorsa settimana di un imminente rallentamento dell'economia globale alla fine del 2022 e nel 2023.
Nel fine settimana, la banca d'investimento Goldman Sachs ha tagliato le stime di crescita economica degli Stati Uniti per il 2023, affermando che il prodotto interno lordo del Paese aumenterà dell'1,1%, rispetto alla precedente previsione dell'1,5%. La proiezione per il 2022 è rimasta invariata allo 0%.
La banca ha basato questo aggiustamento su una nuova percezione del livello dei tassi d'interesse negli Stati Uniti, in vista della riunione della Fed di questa settimana. Nelle ultime due settimane ha aumentato di 75 punti base le previsioni sul tasso dei fondi federali, per un tasso terminale previsto tra il 4% e il 4,25% entro la fine del 2022.
La situazione è ancora peggiore in Europa, dove la Bundesbank che ha dichiarato lunedì che gli indizi di una recessione nella più grande economia europea stanno diventando più evidenti dopo un significativo deterioramento delle condizioni di offerta.
Ciononostante la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse di ben 75 punti base la scorsa settimana, con la Banca d'Inghilterra, la Banca Nazionale Svizzera e la Banca centrale Norvegese destinate a seguire l'esempio di Francoforte nelle riunioni di questa settimana.
Con le forniture energetiche russe in gran parte tagliate fuori dall'Europa, i governi europei hanno delineato lunedì nuove misure per far fronte a potenziali carenze energetiche quest'inverno.
Il ministro dell'Industria spagnolo Reyes Maroto ha dichiarato che la chiusura delle aziende ad alta intensità energetica durante i picchi di consumo è un'opzione sul tavolo quest'inverno, se necessario.
Ad aumentare la pressione è stata la forza del dollaro americano, con il indice del dollaro che è salito vicino a livelli mai visti da 20 anni rendendo il greggio, che è denominato in dollari, più costoso per gli acquirenti stranieri.
Notizie positive dalla Cina, dove la città di Chengdu, la più grande città ad affrontare le chiusure dopo Shanghai, ha iniziato ad allentare il lockdown.