Investing.com - Il prezzo del greggio continua a scendere negli scambi europei di questo martedì, toccando il minimo di due settimane mentre i timori per la Brexit pesano sulla propensione al rischio.
Dagli ultimi sondaggi è emerso che i favorevoli all’uscita dall’Unione Europea sono in vantaggio. I favorevoli alla Brexit sono passati in vantaggio rispetto ai contrari in vista del referendum del 23 giugno, secondo due sondaggi di ICM pubblicati ieri.
L’uscita dall’Unione Europea potrebbe riportare l’Europa in recessione, facendo ulteriore pressione sull’economia globale.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad agosto tocca il minimo intraday di 49,61 dollari al barile, un livello che non si registrava dal 3 giugno. Il prezzo si è poi attestato a 49,68 dollari al barile alle 07:55 GMT, o alle 3:55 ET, con un crollo di 67 centesimi, o dell’1,33%.
Ieri, i futures del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra sono scesi di 19 centesimi, o dello 0,38%. I futures del Brent sono schizzati di circa il 90% dopo essere crollati sotto i 30 dollari al barile a metà febbraio dal momento che l’improvvisa interruzione delle forniture in Africa ha ridotto i timori per l’eccesso delle scorte globali.
I traders seguiranno con particolare attenzione il report mensile dell’Agenzia Internazionale per l’Energia atteso nel corso della seduta per valutare i livelli delle scorte e della domanda globali.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ha confermato le previsioni sulle scorte e la domanda globali di greggio nel suo report mensile pubblicato ieri.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a luglio crolla di 71 centesimi, o dell’1,45%, a 48,17 dollari al barile, dopo essere crollato al minimo giornaliero di 48,11 dollari al barile, il minimo dal 2 giugno.
Il greggio scambiato sulla borsa di New York è sceso di 19 centesimi, o dello 0,39% ieri, quando Genscape, un gruppo di settore, ha riportato un aumento di 525.000 barili a Cushing, in Oklahoma, il principale hub di consegna dei futures WTI nella settimana terminata il 10 giugno.
I traders attendono ora i nuovi dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati USA. L’American Petroleum Institute pubblicherà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di domani dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono scese di 2,3 milioni di barili nella settimana terminata il 10 giugno.
I futures del greggio USA hanno subito un’impennata di circa l’85% dopo essere crollati al minimo di 13 anni di 26,05 dollari l’11 febbraio, grazie alla riduzione della produzione di petrolio di scisto negli Stati Uniti che ha incoraggiato il sentimento. Tuttavia, con i prezzi ad un livello che rende la trivellazione economica per alcuni impianti, il numero degli impianti di trivellazione potrebbe tornare ad aumentare ed il calo della produzione statunitense potrebbe rallentare.
Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è salito di tre unità la scorsa settimana, a 328, il secondo aumento settimanale consecutivo.
La ripresa dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti ha alimentato le speculazioni che la produzione nazionale possa aumentare nelle prossime settimane, scatenando i timori per l’eccesso di scorte.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 1,51 dollari al barile, rispetto agli 1,47 dollari segnati alla chiusura di ieri.