Giovedì Citi ha ribadito il rating Buy e l'obiettivo di prezzo di 46,00 dollari per le azioni BridgeBio Pharma quotate al NASDAQ:BBIO. L'approvazione fa seguito al recente webcast per gli investitori di BridgeBio, in cui sono stati discussi i dati sull'acoramidis emersi dalla riunione ISA. Il management ha sottolineato che l'acoramidis può ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare e di ospedalizzazione rispetto a un placebo. Questi risultati fanno eco a dati precedenti che mostravano un hazard ratio simile per la mortalità per tutte le cause e l'ospedalizzazione cardiovascolare.
La direzione di BridgeBio ha evidenziato che l'acoramide ha aumentato in modo efficace e costante i livelli sierici di transtiretina, un biomarcatore chiave. Un aumento di 1 mg/dL di transtiretina al 28° giorno è stato correlato a un rischio inferiore del 4,7% e del 5,5% di mortalità cardiovascolare e di prima ospedalizzazione cardiovascolare, rispettivamente, fino al 30° mese. Inoltre, un aumento di 5 mg/dL di transtiretina al 28° giorno era associato a una riduzione del rischio di mortalità del 26,1-30,9% fino al 30° mese, a seconda del modello statistico utilizzato.
L'azienda ha chiarito che questi risultati post hoc potrebbero non essere inclusi nell'etichetta del farmaco. Le prospettive di Citi suggeriscono che i dati completi sull'acoramidis continuano a mostrare un profilo competitivo simile a quello del tafamidis, un trattamento precedentemente approvato. Questo confronto rafforza la previsione di una potenziale approvazione di acoramidis per il trattamento dell'ATTR-CM, con una data PDUFA (Prescription Drug User Fee Act) fissata al 29 novembre 2024.
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