Martedì gli analisti di ING hanno fornito indicazioni sul tasso di cambio EUR/USD, suggerendo che 1,08 è percepito come un valore equo nel medio termine. La coppia di valute ha registrato un rialzo in seguito alla pubblicazione dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti di venerdì, che sono stati più modesti del previsto.
Tuttavia, gli analisti hanno sottolineato che sarebbe necessario un cambiamento significativo nei dati sulla disoccupazione statunitense per influenzare l'approccio della Federal Reserve e, di conseguenza, la traiettoria del dollaro.
L'imminente pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti per il mese di aprile dovrebbe essere un fattore determinante per i tassi di cambio globali. Il rapporto, previsto per la prossima settimana, potrebbe potenzialmente innescare il prossimo movimento importante per il dollaro.
Nel frattempo, il calendario economico dell'Eurozona rimane relativamente tranquillo e si ritiene che il ciclo di allentamento previsto dalla Banca Centrale Europea (BCE) per il 2024, che prevede una riduzione di 75 punti base, sia già stato preso in considerazione nei prezzi attuali.
Chris Turner, responsabile globale dei mercati e delle regioni di ING, ha dichiarato che è probabile che l'EUR/USD si collochi in una fascia di negoziazione compresa tra 1,07 e 1,08 per tutta la settimana, sulla base della valutazione di medio termine. Ha aggiunto che ciò è in linea con le precedenti valutazioni del fair value della coppia di valute.
Inoltre, le valute europee devono affrontare i potenziali rischi di ribasso derivanti dalla riunione politica della Riksbank prevista per domani. Nonostante i timori per un indebolimento della valuta, si prevede che la Riksbank proceda a un taglio dei tassi.
Facendo un parallelo con la riduzione dei tassi della Banca nazionale svizzera a marzo, tali decisioni politiche delle banche centrali europee potrebbero contribuire al tema della divergenza e portare a una sottoperformance delle valute europee. Questa prossima riunione viene segnalata come un rischio di evento che potrebbe avere un impatto sui mercati valutari.
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