SAN DIEGO - Revelation Biosciences Inc. (NASDAQ: REVB), società di scienze biologiche in fase clinica, ha annunciato oggi che lo studio clinico di fase 1 ha raggiunto l'endpoint primario, confermando la sicurezza e la tollerabilità di dosi crescenti di Gemini, la sua terapia proprietaria di precondizionamento immunitario.
Lo studio ha identificato una dose massima tollerata in volontari sani e ha osservato cambiamenti significativi, dose-dipendenti, dei biomarcatori indicativi dell'effetto immunostimolante di Gemini.
Lo studio, condotto in Australia, ha coinvolto 40 persone sane di età compresa tra i 18 e i 55 anni e ha testato varie dosi di Gemini somministrate per via endovenosa. I risultati hanno mostrato un aumento significativo dei biomarcatori legati alla farmacologia attesa del farmaco, come l'interleuchina-1RA, la gelatinasi lipocalina neutrofila, la proteina c-reattiva e l'IL-6, senza indurre aumenti significativi del TNF-α e dell'IL-1β sierici, che sono associati all'attività pro-infiammatoria.
Questi cambiamenti dei biomarcatori sono in linea con i modelli preclinici precedenti e suggeriscono una potenziale efficacia clinica di Gemini nella prevenzione del danno renale acuto (AKI) dopo un intervento di chirurgia cardiaca e nella riduzione delle infezioni dopo l'intervento.
Il profilo di sicurezza del farmaco è risultato accettabile, con eventi avversi come mal di testa transitori e dolori corporei correlati a dosi più elevate, ma che non hanno comportato cambiamenti significativi nei marcatori di sicurezza clinica o nei parametri ematologici.
James Rolke, CEO di Revelation, ha espresso fiducia nei dati dei biomarcatori, che supportano la potenziale utilità di Gemini come terapia a dose singola per varie indicazioni. L'azienda prevede di procedere con uno studio di fase 1b in pazienti con malattia renale cronica entro la fine del 2024.
Gemini è una formulazione di disaccaride esaacilico fosforilato (PHAD®), progettata per precondizionare il sistema immunitario innato a gestire meglio stress come l'ischemia o l'infezione batterica. Revelation sta esplorando l'uso di Gemini in diversi programmi, tra cui la prevenzione delle infezioni post-chirurgiche, la prevenzione dell'AKI e il trattamento della malattia renale cronica.
L'analisi dei dati relativi ai biomarcatori dello studio di fase 1 ha utilizzato test t a due code con un'alfa di 0,05 per confrontare i soggetti trattati con il placebo, rivelando cambiamenti statisticamente significativi.
Questa notizia si basa su un comunicato stampa di Revelation Biosciences, Inc. Si avvisano gli investitori che le dichiarazioni previsionali sono previsioni basate sulle aspettative attuali e comportano rischi e incertezze che potrebbero far differire materialmente i risultati effettivi.
Approfondimenti di InvestingPro
Mentre Revelation Biosciences Inc. (NASDAQ: REVB) porta avanti la sua terapia proprietaria di precondizionamento immunitario, Gemini, le metriche finanziarie e il sentimento di mercato che circondano la società forniscono un contesto più ampio per gli investitori. Con una modesta capitalizzazione di mercato di 3,45 milioni di dollari, la situazione finanziaria dell'azienda riflette le sfide tipiche delle imprese biotecnologiche cliniche in fase iniziale.
Due suggerimenti di InvestingPro evidenziano gli aspetti finanziari chiave di Revelation Biosciences. In primo luogo, l'azienda sta gestendo una delicata dinamica di bilancio, con più liquidità che debiti, il che è un segnale positivo per la liquidità. Tuttavia, sta anche bruciando rapidamente la liquidità, uno scenario comune per le società in fase clinica che non hanno ancora un prodotto generatore di entrate sul mercato.
Gli investitori devono notare che gli analisti sono cauti sulla redditività dell'azienda e non prevedono che Revelation sarà redditizia quest'anno. Inoltre, la valutazione implica uno scarso rendimento del flusso di cassa libero, che può essere fonte di preoccupazione per le prospettive di investimento a lungo termine.
Per quanto riguarda la performance, il titolo Revelation ha registrato un forte rendimento nell'ultimo mese, con un rendimento totale del 15,3%. Ciò potrebbe indicare un crescente ottimismo da parte degli investitori in seguito alle recenti notizie sulla sperimentazione clinica. Tuttavia, è importante considerare il contesto più ampio della performance, in quanto il titolo ha subito un colpo significativo negli ultimi sei mesi, con un calo dell'86,83% del rendimento totale del prezzo.
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