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COVID-19: Attività in calo del 35% in Francia; allarme OMS

Pubblicato 23.04.2020, 06:33

Di Gina Lee e Peter Nurse 

Investing.com – L’attività economica francese è in calo del 35% a causa del blocco del paese, nonostante i segnali di ripresa.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme contro decisioni affrettate nella lotta al coronavirus, dichiarando che la malattia “resterà con coi a lungo” e che l’eliminazione delle restrizioni potrebbe “riaccendere” focolai di diffusione del virus.

La Corea del Sud ha riportato la peggiore contrazione economica dalla crisi finanziaria globale, con un calo del PIL pari all’1,4%.

Europa:

In Francia il blocco del paese sta ridicendo l’attività economica del 35% dai livelli di normalità, nonostante il rialzo nei settori industriali e edili; è quanto riferisce quest’oggi l’agenzia nazionale di statistica INSEE.

I ricercatori francesi starebbero valutando di testare cerotti alla nicotina sui pazienti covid e sugli operatori sanitari dopo uno studio che ha indicato un minore rischio di contrazione del virus per i fumatori.

In Germania i dati del Robert Koch Institute mostrano 2.352 nuovi casi, per un totale di 148.046; i nuovi contagi sono in salita per il terzo giorno consecutivo. Il numero dei morti è in salita di 215,ad un totale di 5.094.

Tutti gli stati federali hanno annunciato di voler rendere obbligatorio l’uso della mascherina per combattere la diffusione del coronavirus; Brema è stata l’ultima regione ad aver aderito alle misure.

L’utilizzo delle mascherine sarà obbligatorio su tutti i mezzi pubblici in Germania, e quasi tutte le regioni l’hanno resa obbligatori per entrare nei negozi.

In Italia si prevede una “forte ripresa” nel terzo trimestre dell’anno ed una crescita importante nel 2021, secondo quanto dichiarato su Repubblica dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dopo la fortissima contrazione dovuta alle misure imposte per la lotta al coronavirus.

Nel Regno Unito si dovrà convivere con le misure di distanziamento sociale almeno fino alla fine dell’anno, secondo il consigliere del governo Prof. Chris Whitty, il quale ha aggiunto che è “totalmente irrealistico” aspettarsi che la vita torni presto alla normalità.

Asia:

La Corea del Sud ha riportato un calo del prodotto interno lordo dell’1,4% nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente, la peggiore contrazione economica dalla crisi finanziaria globale del 2008.

La banca centrale ha aggiunto che l’economia del paese è crescita dell’1,3% su base annua.

Dalla Corea del Nord giungono notizie di assalti ai negozi da parte dei cittadini preoccupati dalle misure più stringenti decise nella capitale Pyeongyang per contenere il virus.

Il ministero del turismo della Tailandia ha riportato un crollo delle presenze di turisti pari al 76,4% a marzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sempre nello stesso periodo è stato riportato un crollo delle presenze di turisti cinesi del 94,2%.

Il turismo è una fonte di crescita economica in Tailandia. Nel 2019 ha rappresentato l’11% del prodotto interno lordo.

 Americhe:

Negli USA il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha dichiarato di prevedere una ripartenza dell’economia per la fine di agosto.  Sempre più stati nel Sud e nel Midwest scalpitano per sbloccare le loro economie, nella speranza che il peggio della pandemia di coronavirus sia passato.

Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di chiudere definitivamente i “wet market” a causa dei collegamenti tra questo tipo di mercati e le malattie zoonotiche.

In Messico il numero dei nuovi casi di Covid-19 confermati in un giorno ha superato per la prima volta i 1.000, indicando che la curva di contagio nel paese sta salendo bruscamente.

Il Vice Ministro della Sanità Hugo Lopez-Gatell ha dichiarato in conferenza stampa che il numero dei casi confermati è salito dell’11% a 10.544. Il numero dei morti è salito del 13% a 970. Il Ministero della Salute stima che il numero dei contagiati effettivi sia otto volte maggiore dei dati ufficiali.

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