BRUXELLES (Reuters) - La produzione industriale della zona euro ha subìto una leggera flessione a febbraio, il mese precedente l'introduzione in tutta Europa di restrizioni per l'emergenza coronavirus, a causa dei cali relativi ai beni capitali e di consumo durevoli dopo il marcato aumento complessivo registrato a gennaio.
La produzione nei 19 paesi che condividono l'euro si è contratta dello 0,1% su base mensile dopo l'aumento del 2,3% di gennaio. Il calo è stato leggermente inferiore alla previsione di una flessione dello 0,2% di un sondaggio Reuters.
Su base annua, la produzione industriale è scesa dell'1,9%, dal -1,7% di gennaio, inferiore alle aspettative di mercato che indicavano un calo del 2,0%.
Tra le maggiori economie del blocco, la produzione in Germania e Francia è stata più elevata a febbraio rispetto a gennaio, sebbene il tasso di aumento sia rallentato.
In Italia, il primo paese europeo ad essere stato colpito dalla crisi COVID-19 alla fine di febbraio, la produzione ha visto una contrazione dell'1,2%.
Nel complesso, le fabbriche hanno incrementato la produzione di beni intermedi e di beni di consumo non durevoli, come l'abbigliamento, per il secondo mese consecutivo, sebbene a un ritmo più contenuto rispetto a gennaio.
La produzione di beni capitali -- come attrezzature e macchinari -- è tuttavia diminuita dell'1,5%, e quella dei beni di consumo durevoli del 2,0% rispetto a gennaio, quando entrambe le categorie hanno registrato un forte aumento.