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Il greggio supera i 106 dollari al protrarsi dei disordini in Medio Oriente

Pubblicato 07.03.2011, 12:06
Futures Pros - I futures del petrolio greggio sono saliti ad un nuovo record degli ultimi 29 mesi, per via degli scontri in corso in Nord Africa e in Medio Oriente che hanno incentivato le preoccupazioni per una diffusione alle principali nazioni produttrici di petrolio dell’area.

Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna ad aprile a 106,67 dollari al barile, in salita dell’1,5%.

Precedentemente è stato toccato il massimo di 106.81 al barile, il prezzo più alto dal 29 settembre 2008.

Gli scontri tra gruppi di opposizione libica e le forze di sicurezza fedeli al leader Muammar Gheddafi si intensificati durante il fine settimana, aumentando le probabilità dello scoppio di una guerra civile.

Nel frattempo, il consiglio degli esponenti religiosi dell'Arabia Saudita ha rilasciato domenica una dichiarazione che vieta le proteste pubbliche, a seguito di manifestazioni nel fine settimana della minoranza sciiti nella Provincia Orientale, che detiene gran parte delle riserve di petrolio del regno.

L'Arabia Saudita è il maggior esportatore tra i membri dell'OPEC e produce circa 8,4 milioni di barili di petrolio al giorno.

Secondo la US Energy Information Administration, i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sono stati responsabili del 36% della produzione mondiale di petrolio e hanno tenuto il 61% delle riserve certe nel 2009.

Nel frattempo, William Daley, capo di stato maggiore della Casa Bianca ha dichiarato domenica che l'amministrazione Obama sta considerando di attingere alla riserva strategica di petrolio come un modo per "alleggerire i prezzi del petrolio".

Le riserve petrolifere strategiche degli Stati Uniti detengono circa 726,7 milioni di barili di greggio, l'equivalente di una riserva di 34 giorni al tasso di consumo quotidiano degli Stati Uniti di 21 milioni di barili.

L’ ICE Futures Exchange, ha scambiato i futures Brent con consegna ad aprile a 118,38 dollari al barile, in aumento dell’1,95% e 11,71 dollari al di sopra della controparte statunitense.

Nella mattinata di lunedì, Citigroup ha alzato la stima del prezzo Brent per il 2011 a 105 dollari al barile, rispetto alla precedente stima di 90 dollari al barile, dichiarando che la minaccia di un’interruzione della produzione ha sostenuto un "effetto paura".

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