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Criptovalute in calo del 32% nel portafoglio degli italiani, in aumento gli utenti

Pubblicato 07.12.2023, 13:13
© Reuters

Investing.com -- Nel terzo trimestre 2023 il portafoglio in criptovalute dei clienti che effettuano operazioni sulle valute virtuali in Italia è calato del 32%, a 911,76 milioni di euro. È quanto rivela il report dell’Oam, l’organismo che gestisce gli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, relativo alle operazioni dei clienti comunicate dai fornitori di servizi di asset virtuali (Vasp).

Sempre più persone investono in cripto ma il portafoglio si sgonfia

Dallo studio emerge come la platea di persone che detiene criptovalute in Italia sia in aumento del 2%, a quota 1,11 milioni di utenti complessivi nel terzo trimestre, tuttavia, nello stesso periodo la media di portafoglio è in netto calo, scesa a 820 euro dai 1.377 euro dello scorso giugno.

Complessivamente l’Oam ha ricevuto dai Vasp i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1,48 milioni di clienti, ma di questi solo il 75% (nel dettaglio 1.111.681 clienti) deteneva criptovalute in portafoglio a fine settembre.

Leggi anche: “Criptovalute: l’Agenzia delle entrate chiarisce la nuova norma sulla tassazione

Tanti millennials tra i clienti ma i quarantenni investono di più

L’analisi conferma la fotografia della clientela: all’interno della categoria delle persone fisiche, i soggetti della fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresentano la quota maggiore, pari al 38%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (28%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni.

A investire di più in criptovalute sono però gli ultra-quarantenni: sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono infatti percentuali rilevanti soprattutto per le persone fisiche con età maggiore di 40 anni e fino a 60 anni: questa fascia di età detiene il 53,5% del saldo totale delle valute legali, il 49% relativamente al controvalore in euro del saldo totale delle valute virtuali e il 55,5% del controvalore delle operazioni di conversione da valuta virtuale a legale. Le percentuali scendono invece per gli ultrasessantenni.

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Come nei report precedenti anche dai dati del terzo trimestre emerge un buon attivismo dei millennials: il numero delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale effettuate da questa categoria rappresenta il 39,8% del totale mentre il numero di operazioni di conversione da valuta virtuale a valuta legale è pari a oltre la metà (51,4%).

(Segui l’andamento in tempo reale di tutte le criptovalute).

Quasi il 91% opera su grandi Exchange

Anche i dati del terzo trimestre consegnano infine una struttura del mercato degli Exchange concentrata: circa il 91% dei clienti opera su grandi Exchange, l’8,8% su Exchange medi e 0,2% su Exchange di piccole dimensioni.

Di conseguenza, la maggiore parte dei saldi delle valute legali e delle valute digitali è detenuto presso Exchange di grandi dimensioni (9 operatori su 98), rispettivamente pari al 90,9% e 81,6%. Inoltre, l’81,2% del numero delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale ed il 79,9% delle operazioni di conversione da valuta virtuale a legale vengono effettuate sul territorio della Repubblica attraverso i servizi offerti dai 9 VASP di maggiori dimensioni.

Per approfondire, leggi un articolo della nostra Academy che spiega cosa sono le criptovalute.

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