Quasi il 90% degli indirizzi che hanno preso parte all'hack da 186 milioni di dollari di Nomad Bridge, la scorsa settimana, sono stati identificati come "imitatori", riuscendo, il 1° agosto, a sottrarre un totale di 88 milioni di dollari, come ha rivelato un nuovo rapporto.
In un post del 10 agosto, scritto da Peter Kacherginsky, ricercatore principale di Coinbase (NASDAQ:COIN) per l'intelligence sulle minacce alla blockchain, e da Heidi Wilder, associato senior del team di indagini speciali, i due hanno confermato ciò che molti sospettavano fosse accaduto durante l'hack del bridge il 1° agosto: una volta che i primi hacker hanno capito come prelevare i fondi, centinaia di "imitatori" si sono uniti alla festa.
Fonte: CoinbaseSecondo i ricercatori, il metodo degli "imitatori" era una variante dell'exploit originale, che utilizzava una falla nello smart contract di Nomad, consentendo agli utenti di prelevare fondi che non erano loro. Gli imitatori hanno quindi copiato lo stesso codice, modificando però il token target, l'importo e gli indirizzi dei destinatari.
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![Secondo un rapporto di Coinbase, l'88% degli hacker di Nomad Bridge erano](https://d9-invdn-com.investing.com/content/pic0c1d537afc19d12913dd81006f4d835f.jpg)