Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo venerdì, mentre il prezzo del greggio riprende a scendere ed i riflettori sono puntati sui dati USA sull’inflazione attesi nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,34% a 112,87.
La richiesta dello yen, tradizionale valuta rifugio, si è rafforzata poiché il prezzo del greggio ha ripreso a scendere questa mattina dopo i dati di ieri della Energy Information Administration secondo cui le scorte di greggio USA sono aumentate di 2,1 milioni di barili la scorsa settimana, al massimo di 504,1 milioni di barili.
Sempre ieri, il ministro per il petrolio iracheno ha dichiarato che dopo il vertice di mercoledì le trattative tra l’OPEC ed i paesi che non fanno parte dell’organizzazione proseguiranno per cercare di riportare il prezzo del greggio ad un livello “normale”.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1101.
Il sentimento sulla moneta unica resta vulnerabile dopo i verbali del vertice di gennaio della Banca Centrale Europea rilasciati ieri da cui è emerso che la banca è pronta ad adottare nuove misure di allentamento monetario il mese prossimo se necessario per dare slancio alla crescita.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,32% a 1,4290 ed il cambio USD/CHF in salita dello 0,11% a 0,9939.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite del 2,3% a gennaio, ben al di sopra dello 0,8% previsto.
Su base annua, le vendite al dettaglio sono schizzate del 5,2% il mese scorso, rispetto all’aumento del 3,6% previsto.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili e di carburante, hanno visto un aumento del 2,3% a gennaio, rispetto alle previsioni di un incremento dello 0,7%.
In un secondo report si legge che il netto dei prestiti al settore pubblico nel Regno Unito è sceso di 11,81 miliardi di sterline a gennaio, deludendo le aspettative di un calo di 13,95 miliardi di sterline.
Il sentimento sulla sterlina resta vulnerabile mentre a Bruxelles proseguono le trattative per decidere se il Regno Unito continuerà a far parte o meno dell’Unione Europea.
Stamane il Primo Ministro britannico David Cameron ha lasciato le trattative con il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ed il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker senza che sia stato ancora raggiunto un accordo.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,61% a 0,7112 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,38% a 0,6619.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,35% a 1,3775.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 96,91.