MILANO (Reuters) - A2A (BIT:A2) non è interessata a rilevare le utility a rischio che potrebbero andare in default a causa del forte incremento del prezzo del gas anche perché i clienti sarebbero comunque distribuiti fra i vari operatori presenti sul mercato.
E' quanto ha detto l'AD della super utility lombarda, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale di Milano.
"Con l'incremento del prezzo della materia prima chi faceva trading (compravendita di energia e gas) si è trovato con una necessità di capitale circolante enormemente aumentata a causa delle bollette pagate in ritardo. Diverse piccole imprese non stanno riuscendo a mettere in campo quel capitale circolante necessario per continuare a lavorare", ha sottolineato il manager.
Che ha aggiunto: "Noi non siamo interessati a rilevare queste aziende anche perché quello che succede operativamente è che, se smettono di essere operative, i loro clienti si rivolgono agli operatori già presenti sul mercato. Non abbaiamo nessuna ragione di rilevarle".
Il mese scorso Utilitalia aveva messo in guardia dal rischio che almeno una settantina di utility, con l'inizio dell'anno termico il primo di ottobre, potrebbero trovarsi senza gas da vendere a causa dell'incremento delle garanzie da fornire agli importatori della materia prima.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà.)