Investing.com – L’Italia ha visto aumentare i rendimenti medi nel corso dell’asta di titoli di stato a 5 e 10 anni, nei timori che l’aumento dei rendimenti possa aggravare la crisi del debito della zona euro.
L’Italia ha venduto all’asta 3,39 miliardi di euro in titoli di stato a 5 anni, con scadenza a giugno 2017, ad un rendimento medio del 5,66%, il massimo dal dicembre 2011, contro il 4,86% di un’asta simile tenutasi il mese scorso.
La domanda è stata debole, con l’offerta superiore alla domanda di 1,352 volte. Il paese aveva previsto di vendere 3,5 miliardi euro in titoli a 5 anni.
Inoltre, l’Italia ha venduto all’asta 2,34 miliardi di euro in titoli di stato a 10 anni, con scadenza a settembre 2022 ad un rendimento medio del 6,03%, il massimo da gennaio, contro il 5,66% di un’asta simile tenutasi il mese scorso.
La proporzione “domanda-offerta” è stata debole, a 1,395, contro l’1,48 di un’asta simile ad aprile. Il paese aveva previsto di vendere 2,75 miliardi di euro in titoli a 10 anni.
Le aste dei titoli sono diventati fattori chiave del sentimento di rischio negli ultimi mesi, in quanto gli operatori cercano di misurare la capacità delle nazioni indebitate della zona euro di auto-finanziarsi.
Dopo l’asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,00%, contro il 5,77% di ieri.
Intanto l’euro è rimasto in calo contro il dollaro, con EUR/USD calo dello 0,5% ad un nuovo minimo di 22 mesi di 1,2440.
I mercati azionari europei sono rimasti in netto calo. In Italia il FTSE MIB è crollato dell’1,45%, l’EURO STOXX 50 ha segnato -1,45%, il francese CAC 40 ha segnato -1,6% mentre il tedesco DAX 30 ha segnato -1,25 ed infine il FTSE 100 di Londra che segna -1,6%.
L’Italia ha venduto all’asta 3,39 miliardi di euro in titoli di stato a 5 anni, con scadenza a giugno 2017, ad un rendimento medio del 5,66%, il massimo dal dicembre 2011, contro il 4,86% di un’asta simile tenutasi il mese scorso.
La domanda è stata debole, con l’offerta superiore alla domanda di 1,352 volte. Il paese aveva previsto di vendere 3,5 miliardi euro in titoli a 5 anni.
Inoltre, l’Italia ha venduto all’asta 2,34 miliardi di euro in titoli di stato a 10 anni, con scadenza a settembre 2022 ad un rendimento medio del 6,03%, il massimo da gennaio, contro il 5,66% di un’asta simile tenutasi il mese scorso.
La proporzione “domanda-offerta” è stata debole, a 1,395, contro l’1,48 di un’asta simile ad aprile. Il paese aveva previsto di vendere 2,75 miliardi di euro in titoli a 10 anni.
Le aste dei titoli sono diventati fattori chiave del sentimento di rischio negli ultimi mesi, in quanto gli operatori cercano di misurare la capacità delle nazioni indebitate della zona euro di auto-finanziarsi.
Dopo l’asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,00%, contro il 5,77% di ieri.
Intanto l’euro è rimasto in calo contro il dollaro, con EUR/USD calo dello 0,5% ad un nuovo minimo di 22 mesi di 1,2440.
I mercati azionari europei sono rimasti in netto calo. In Italia il FTSE MIB è crollato dell’1,45%, l’EURO STOXX 50 ha segnato -1,45%, il francese CAC 40 ha segnato -1,6% mentre il tedesco DAX 30 ha segnato -1,25 ed infine il FTSE 100 di Londra che segna -1,6%.