Di Ambar Warrick
Investing.com - La crescita del settore manifatturiero cinese è rallentata nel mese di marzo, secondo un sondaggio privato pubblicato questo lunedì, con la produzione rimasta sottotono a causa della debolezza della domanda internazionale e del boom economico post-COVID che sembra essersi esaurito.
L’indice dei direttori acquisti di Caixin (PMI) è salito a 50 a marzo, rimanendo a malapena in territorio di espansione e scendendo da un massimo di otto mesi di 51,6 raggiunto nel mese precedente. Il dato ha inoltre disatteso le aspettative di una crescita di 51,7.
I dati di questa mattina sono in linea con quelli del governo della scorsa settimana, che hanno mostrato un rallentamento della crescita del settore manifatturiero cinese dopo un iniziale rimbalzo post-COVID. Sebbene il settore si sia stabilizzato dopo la cancellazione delle misure anti-COVID, deve ancora affrontare i numerosi ostacoli derivanti dalla lenta crescita degli ordini e dalla debolezza della domanda estera.
Il deterioramento delle condizioni economiche in tutto il mondo ha frenato la domanda di beni cinesi, incidendo a sua volta sulla redditività delle fabbriche locali. A marzo la produzione e i nuovi ordini sono aumentati a un ritmo inferiore rispetto al mese precedente.
Il sondaggio di Caixin si differenzia dalla lettura governativa perché si rivolge alle imprese private più piccole, rispetto alle grandi aziende del settore pubblico coperte dall’indagine ufficiale.
Ma la lettura di questo lunedì conferma anche l’idea che la ripresa economica in Cina è rimasta largamente disomogenea dopo l’annullamento delle misure anti-COVID. L’attività del settore dei servizi ha superato di gran lunga la ripresa del settore manifatturiero, anche se quest’ultimo funge solitamente da indicatore per l’economia asiatica.
“A marzo sono emersi segnali di indebolimento della ripresa... Le basi della ripresa economica non sono ancora solide. In prospettiva, la crescita economica si baserà ancora sulla spinta della domanda interna, in particolare sul miglioramento dei consumi delle famiglie”, ha dichiarato Wang Zhe, economista senior del Caixin Insight Group.
Tuttavia, Zhe ha osservato che le imprese cinesi sono ancora ampiamente ottimiste sulla ripresa economica di quest’anno e che i processi aziendali si stanno normalizzando dopo la riapertura.
“I produttori sono rimasti molto ottimisti, con una lettura delle loro aspettative per la produzione futura significativamente più alta a marzo rispetto alla media di lungo periodo, in quanto hanno espresso una forte fiducia in una ripresa economica post-Covid”.
La ripresa economica cinese è una delle principali fonti di interesse per i mercati asiatici quest’anno, data la posizione del paese come importante hub commerciale della regione.