Investing.com - L’inflazione nella zona euro è rallentata ad aprile, secondo i dati rivisti dell’agenzia di statistica Eurostat di questo mercoledì.
L’Eurostat ha confermato che la sua stima preliminare flash di un rallentamento dell’indice sui prezzi al consumo dell’1,2% su base annua ad aprile, in linea con la stima preliminare ed in calo dall’1,3% di marzo.
L’inflazione core, che esclude i costi di prodotti volatili come energetici ed alimentari, è scesa al tasso annuo dello 0,7%, anche questa in linea con le aspettative, ma in calo dall’1,0% del mese prima.
La BCE punta ad un’inflazione di poco meno del 2%.
Su base mensile, l’indice IPC ad aprile si è attestato allo 0,3%, dopo l’aumento dell’1,0% del mese prima, mentre l’indice IPC core è rallentato allo 0,2% dall’1,4% di marzo.
L’inflazione invariata mette in evidenza le sfide che si ritrova a dover affrontare la Banca Centrale Europea mentre discute della possibilità di chiudere il programma di stimolo.
Parlando dopo l’ultimo vertice di politica monetaria della banca ad aprile, il Presidente della BCE Mario Draghi ha riconosciuto che il ritmo della ripresa della zona euro è rallentato dall’inizio dell’anno, ma non ha indicato un cambiamento della politica monetaria.
Ha aggiunto però che la sua valutazione generale è di “cautela, temperata da una invariata fiducia”, che l’inflazione si stia avvicinando all’obiettivo della BCE di poco meno del 2%.
Molti analisti ritengono ora che la BCE possa aspettare fino a luglio (un mese dopo rispetto alle previsioni iniziali) per fornire ai mercati le linee guida aggiornate sulle sue intenzioni di iniziare a chiudere il programma di stimolo.