ROMA (Reuters) - A giugno sale l'indice di fiducia del comparto manifatturiero e fa meglio delle attese, mentre quello relativo ai consumatori scende ai minimi da novembre 2020, con la guerra in Ucraina che prosegue e i prezzi a livelli record.
Secondo i dati diffusi da Istat questa mattina, nel mese in esame l'indice di fiducia relativo ai consumatori scende a quota 98,3 da 102,7 di maggio, facendo decisamente peggio delle attese degli analisti pari a 102,5.
L'indice di fiducia del comparto manifatturiero si porta a 110,0 da 109,4 (rivisto da 109,3) del mese prima, sopra il consensus Reuters a 108,5.
Il composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre al manifatturiero comprende commercio, costruzioni e servizi - a giugno sale per il secondo mese consecutivo attestandosi a 113,6, massimo dallo scorso dicembre, dal precedente 111,0 (rivisto da 110,9).
"Il miglioramento è esteso a tutti i comparti economici indagati seppur con intensità diverse: i servizi di mercato registrano l'incremento più marcato dell'indice, determinato soprattutto dal settore del trasporto e magazzinaggio", precisa Istat.
Questo mese il dato Istat sulla produzione industriale italiana ha fotografato un balzo a sorpresa ad aprile - terzo mese consecutivo di espansione congiunturale - che segnala la resilienza di un comparto il cui andamento è strettamente legato a quello del Pil.
Riguardo alla fiducia dei consumatori, l'istituto di statistica segnala un diffuso peggioramento di tutte le variabili "ad eccezione di quelle riferite al risparmio (opportunità di risparmiare nella fase attuale e possibilità di risparmiare in futuro)".
(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)