Di Alessandro Albano
Investing.com - Nuova fiammata dell'inflazione in Eurozona, che a luglio tocca il record del +8,9% su base annua dal 8,6% del mese precedente come da attese di mercato.
L'energia, spiega l'Eurostat, ha registrato il tasso annuo più elevato a luglio (+39,7% dal 42,0% di giugno), seguita da cibo, alcol e tabacco (9,8% rispetto all'8,9% di giugno ), beni industriali non energetici (4,5%, rispetto al 4,3% di giugno) e servizi (3,7%, rispetto al 3,4% di giugno)
Guardando dati sul PIL, il tasso di crescita del secondo trimestre è stato dello 0,7% (consenso +0,6%) nel secondo trimestre rispetto al +0,5% dei primi tre mesi 2022, mentre su base annua il tasso è stato pari al +4,0% (consenso +3,4%) dal +5,4% dei primo trimestre.
Crescita oltre le stime anche in Italia, +4,6% nel secondo trimestre su base annua dal consenso di +3,7%, mentre su base congiunturale il PIL è aumentato del +1% dallo 0,1% del primo trimestre (attese +0,3%). La variazione acquisita per il 2022 è del 3,4%.
"La fase espansiva del Pil prosegue per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell'anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva", ha spiegato l'Istat in nota, ricordando che nei primi tre mesi dell'anno l'economia italiana aveva segnato incrementi dello 0,1% congiunturale e del 6,2% annuo.
Superato il consenso anche in Francia e Spagna, mentre la Germania ha evitato la recessione tecnica con una crescita nulla nel secondo trimestre a/a e +0,4% q/q.
"Meglio del previsto. Bene in particolare Italia e Spagna. Non siamo in recessione, ma resta l’incertezza per i prossimi mesi e l’inflazione si mantiene a livelli record", ha commentato il Commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni.
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