ROMA (Reuters) - A luglio segnali contrastanti provengono dal clima di opinione degli operatori economici italiani, con la fiducia dei consumatori ancora in aumento e quella delle imprese in calo per il quarto mese consecutivo.
Secondo i dati diffusi stamani da Istat, l'indice di confidence dei consumatori si porta a 98,9 da 98,3 di giugno, contro attese a quota 98, restando sui massimi da febbraio 2022.
L’indice, osserva l'Istituto nella consueta nota, "continua a crescere, senza interruzioni, dallo scorso maggio", con la maggior parte delle variabili che lo compongono in miglioramento.
Il composito del clima di fiducia delle imprese - che comprende manifattura, commercio, costruzioni e servizi - flette in luglio a 94,2 da 94,5 di giugno, posizionandosi al di sotto della media degli ultimi 12 mesi (luglio 2023 - giugno 2024).
La diminuzione "è dovuta al peggioramento registrato nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi di mercato", si legge ancora nel comunicato. I relativi indici passano rispettivamente da 104,5 a 103,6 e da 97,1 a 95,9.
Segnali positivi emergono invece dalla manifattura, con l'indicatore in aumento a quota 87,6 da 86,9 (rivisto) del mese prima, a fronte di un consensus pari a 87. Migliorano i giudizi sugli ordini in presenza di un lieve accumulo di scorte, mentre le attese di produzione registrano un incremento marginale.
Tornando ai servizi, il peggioramento della fiducia del comparto è influenzato da opinioni negative nel settore del turismo e in quello dell’informazione e comunicazione, spiega ancora Istat.
Nel commercio al dettaglio - il cui indice passa a 102,6 da 102,2 di giugno - l'incremento della fiducia è trainato sostanzialmente dai giudizi positivi sulle vendite e dalle scorte di magazzino giudicate in decumulo.
(Valentina Consiglio, editing Stefano Bernabei)