ROMA (Reuters) - A gennaio il commercio estero italiano extra-Ue ha registrato un avanzo di 2,89 miliardi di euro rispetto al deficit di 1,39 miliardi di un anno prima.
Secondo i dati forniti stamani da Istat, nel mese in esame l'export diminuisce dell'1,2% su anno, l'import del 19,4%.
"Su base annua, la flessione dell'export è in attenuazione ed è principalmente dovuta alle minori vendite di beni intermedi", spiega una nota.
L'istituto di statistica sottolinea poi che la caduta tendenziale delle esportazioni verso la Cina "è un effetto base derivante dal confronto con gennaio 2023, quando si registrò un aumento eccezionale dell'export di prodotti farmaceutici verso tale Paese".
Per quanto riguarda le importazioni, la flessione è quasi totalmente spiegata dalla riduzione degli acquisti di energia e beni intermedi.
Nel mese in esame il deficit energetico (-4,410 miliardi) è inferiore rispetto a un anno prima (-7,488 miliardi) e l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici aumenta a 7,299 miliardi da 6,102 miliardi di gennaio 2023.
Nel trimestre novembre-gennaio, rispetto al precedente, l'export diminuisce del 2,1%: "A eccezione di beni di consumo durevoli (+7,4%), la riduzione riguarda tutti i raggruppamenti ed è molto accentuata per energia (-21,8%). Nello stesso periodo, l'import registra una flessione del 7,1%, generalizzata e più ampia per energia (-14,1%)".
(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)