LONDRA (Reuters) - Le banche statunitensi Goldman Sachs (NYSE:GS), JPMorgan e Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno tutte tagliato le stime sulla crescita della Cina, dopo l'inatteso rallentamento della crescita delle esportazioni e sui timori che la nuova ondata di coronavirus possa frenare l'attività economica.
I dati sulla bilancia commerciale cinese, pubblicati sabato, sono risultati inferiori alle attese, mentre i dati odierni hanno mostrato un rialzo dell'inflazione nel settore manifatturiero del paese, aggiungendo ulteriori potenziali pressioni.
JPMorgan ha ridotto le stime per la crescita nel terzo trimestre su base trimestrale al 2,0% dal 4,3% e ha tagliato le previsioni sull'intero 2021 all'8,9% dal 9,1%.
Morgan Stanley ha abbassato le stime trimestrali all'1,6%, mentre Goldman ha ridotto le previsioni al 2,3% dal 5,8%, e all'8,3% dall'8,6% per l'intero anno.
"I recenti sviluppi indicano ulteriori rischi al ribasso per stime di crescita del terzo trimestre già deboli, legate alla diffusione della variante Delta, a una serie di modifiche regolamentari in nuovi settore dell'economici e all'erosione della fiducia dei mercati", scrivono gli analisti di JPMorgan.
Sia JPMorgan sia Morgan Stanley prevedono inoltre che le autorità cinesi risponderanno con misure di sostegno.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)