Investing.com - I futures dell’oro sono in calo questo giovedì, con gli investitori che restano cauti in attesa del summit dei leader europei nel corso della giornata, nei timori sulla Spagna e sulla Grecia.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.747,85 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,3%.
Stamane i prezzi sono scesi dello 0,4%, al minimo giornaliero di 1.746,85 dollari l’oncia troy.
Supporto a breve termine a 1.730,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 15 ottobre e resistenza a 1.774,95, massimo del 12 ottobre.
Gli investitori attendono l’inizio del summit UE questo giovedì, nonostante non siano attesi ulteriori annunci dalla Spagna e dalla Grecia.
mercati attendono dal mese scorso che il governo spagnolo chieda un salvataggio completo.
Il salvataggio permetterebbe alla BCE di acquistare debito spagnolo, facendo scendere così il rendimento dei titoli per il paese iberico. Ma la Spagna si mostra titubante per via delle condizioni.
Il rendimento ei titoli spagnoli a 10 anni è sceso al 5,47%, in attesa che abbia inizio l’asta di titoli prevista per oggi.
Un dollaro più forte ha pesato sul metallo prezioso, con gli investitori che si sono diretti sulla relativa sicurezza del dollaro. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,15% a 79,19. Stamane l’indice era salito precedentemente dello 0,15%, a 79,19.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Sempre oggi i dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia cinese è cresciuta del 7,4% nei tre mesi ad ottobre, superando le previsioni degli economisti.
Gli altri dati provenienti dalla Cina, tra cui le vendite al dettaglio e la produzione industriale, hanno allentato i timori di un ‘atterraggio duro’ nella seconda economica mondiale, e allentando così anche le aspettative di un nuovo stimolo monetario.
I dati sono giunti il giorno dopo un report che ha mostrato un aumento delle nuove costruzioni pari al 15% a settembre, il ritmo più veloce dal luglio 2008, alimentando le speranze che l’economia USA stia ritrovando lo slancio.
I dati positivi sull’edilizia hanno confermato la visione che l’economia USA stia migliorando, alimentando il timore che la Federal Reserve possa porre un freno alle misure di allentamento.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso dello 0,45% a 33,08 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,2% a 3,742 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.747,85 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,3%.
Stamane i prezzi sono scesi dello 0,4%, al minimo giornaliero di 1.746,85 dollari l’oncia troy.
Supporto a breve termine a 1.730,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 15 ottobre e resistenza a 1.774,95, massimo del 12 ottobre.
Gli investitori attendono l’inizio del summit UE questo giovedì, nonostante non siano attesi ulteriori annunci dalla Spagna e dalla Grecia.
mercati attendono dal mese scorso che il governo spagnolo chieda un salvataggio completo.
Il salvataggio permetterebbe alla BCE di acquistare debito spagnolo, facendo scendere così il rendimento dei titoli per il paese iberico. Ma la Spagna si mostra titubante per via delle condizioni.
Il rendimento ei titoli spagnoli a 10 anni è sceso al 5,47%, in attesa che abbia inizio l’asta di titoli prevista per oggi.
Un dollaro più forte ha pesato sul metallo prezioso, con gli investitori che si sono diretti sulla relativa sicurezza del dollaro. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,15% a 79,19. Stamane l’indice era salito precedentemente dello 0,15%, a 79,19.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Sempre oggi i dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia cinese è cresciuta del 7,4% nei tre mesi ad ottobre, superando le previsioni degli economisti.
Gli altri dati provenienti dalla Cina, tra cui le vendite al dettaglio e la produzione industriale, hanno allentato i timori di un ‘atterraggio duro’ nella seconda economica mondiale, e allentando così anche le aspettative di un nuovo stimolo monetario.
I dati sono giunti il giorno dopo un report che ha mostrato un aumento delle nuove costruzioni pari al 15% a settembre, il ritmo più veloce dal luglio 2008, alimentando le speranze che l’economia USA stia ritrovando lo slancio.
I dati positivi sull’edilizia hanno confermato la visione che l’economia USA stia migliorando, alimentando il timore che la Federal Reserve possa porre un freno alle misure di allentamento.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso dello 0,45% a 33,08 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,2% a 3,742 dollari la libbra.