Investing.com - L’euro è sceso contro il dollaro questo mercoledì, ma resta sotto pressione dopo le dichiarazioni di una serie di membri della BCE che hanno alimentato le aspettative di un ulteriore allentamento monetario.
Il cambio EUR/USD ha toccato i minimi della seduta di a 1,3805, in calo dello 0,09% a 1,3812. Il cambio ieri è sceso ai minimi di 1,3748 martedì, prima di attestarsi a 1,3812 alla chiusura.
Supporto a 1,3748, e resistenza a 1,3846, massimo di martedì.
L’euro è sceso dopo che Jens Weidmann - membro del Consiglio Direttivo BCE e vertice della Bundesbank - ha dichiarato che un tasso di interesse negativo potrebbe essere una buona soluzione per l’impatto dell’aumento dell’euro.
Ha anche aggiunto che è fuori discussione che la BCE acquisti prestiti o altri asset dalle banche per contrastare la deflazione, indicando così uno smussamento della posizione della Bundesbank sull’allentamento quantitativo.
Un altro membro del Consigio Direttivo BCE, Josef Makuch, ha dichiarato che la banca è pronta a prendere le misure necessarie, aggiungendo che sono disponibili molte opzioni, tra cui l’aumento di liquidità.
La moneta unica si è staccato dai minimi dopo che Weidmann ha dichiarato che l’attuale tasso di cambio non necessita un cambiamento della politica.
La moneta unica è in calo contro lo yen con EUR/JPY in calo dello 0,10% a 141,24 sopra i minimi di ieri di 140,68.
Il dollaro è pressoché invariato contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,05% a 102,31.
I dati di martedì hanno mostrato che la fiducia dei consumatori è migliorata più del previsto a marzo. Tuttavia un secondo report ha mostrato che la vendita di case nuove è scesa più del previsto in cinque mesi a febbraio, indicando una debolezza nel settore edile.