MILANO, 27 ottobre (Reuters) - Piazza Affari archivia in
ribasso una seduta nervosa, che ha confermato la tendenza
negativa del periodo.
Listino zavorrato dai finanziari, il cui peso preponderante
ha fatto di Milano la borsa peggiore in Europa, rendendola
impermeabile all'influenza di Wall Street, partita in moderato
rialzo. Segno più per energetici e difensivi.
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso lo 0,75%,
l'AllShare <.FTITLMS> lo 0,8% e il MidCap <.FTITMC> l'1,51%.
Volumi per un controvalore di circa 3,3 miliardi di euro.
* Altra giornata di sofferenza per le banche (settore in
Europa -1,25%). Nella giornata in cui S&P ha detto a Reuters che
la crisi economica impatterà per tutto il 2010 sugli istituti
italiani, BANCO POPOLARE ha ceduto il 4,58%, POP
MILANO il 5,45%, UNICREDIT il 3,08%,
MEDIOLANUM il 3,77%, MONTEPASCHI il 2,67% e
INTESA SANPAOLO l'1,1%. "I titoli bancari scendono da
tre sedute", ricorda un analista che segue il settore. "Non vedo
particolari motivazioni fondamentali, credo si tratti di una
correzione tecnica o di una perdita di fiducia nella
sostenibilità del rally".
* In controtendenza MEDIOBANCA : +1,83%. Un trader
cita i report di due broker, "che prevedono risultati
trimestrali in crescita". Alcune fonti hanno anticipato che a
novembre Piazzetta Cuccia lancerà un bond retail.
* Prosegue la discesa degli assicurativi: sul comparto pesa
l'andamento di Ing . UNIPOL è arretrata del
4,47% e FONDIARIA-SAI dell'1,21%. GENERALI ,
promossa da SocGen a "hold" da "sell", è avanzata dello 0,28%.
* Tornano a salire le quotazioni del greggio e, di
conseguenza, si rivede il denaro sugli energetici. Il paniere
europeo del comparto <.SXEP> ha guadagnato il 2,75%,
beneficiando dei risultati oltre le attese di BP . A
Milano, ENI è avanzata dell'1,03%. Le controllate
SAIPEM e SNAM RETE GAS hanno archiviato la
giornata, rispettivamente, in rialzo dello 0,05% e dello 0,62%
dopo aver comunicato i risultati trimestrali.
* PIRELLI ha messo a segno un progresso del 2,68%,
giovandosi dei risultati oltre le attese di Michelin .
All'interno del settore automotive, che in Europa <.SXAP> è
sceso del 2,29%, FIAT è calata del 2,03%. Segno meno
per la controllante del Lingotto, EXOR : -2,37%.
* Buoni spunti per i titoli difensivi, come ANSALDO STS
(+0,54%) e le utilities: A2A +0,84%, TERNA
+0,09% ed ENEL +0,06%.
* Pur essendo un titolo tradizionalmente difensivo,
LOTTOMATICA ha ceduto il 2,36%: Kepler ha tagliato il
rating a "reduce" da "hold".
* CIR è andata in picchiata dopo la pubblicazione
di un comunicato di Fininvest che annunciava la sospensione
dell'efficacia esecutiva della sentenza sul Lodo Mondadori che
imponeva alla holding del Bischione di pagare quasi 750 milioni
a Cir. Successivamente, la società che fa riferimento a Carlo De
Benedetti ha recuperato terreno, terminando in calo dell'1,64%.
Poco mossa la galassia che ruota attorno a Silvio Berlusconi:
MEDIASET -0,38% e MONDADORI -2,08%.
* LUXOTTICA piatta (-0,24%) dopo l'annuncio della
firma di due accordi in Sud Africa e Filippine per il
rafforzamento di Sunglash Hut.
* TELECOM ITALIA in rialzo dello 0,8%, in
sostanziale sintonia con lo stoxx europeo del settore <.SXKP>
(+0,83%). Il gruppo guidato da Franco Bernabè ha confermato di
avere allo studio l'emissione di un bond rivolto alla clientela
retail, ma ha smentito le ipotesi stampa di un concambio delle
obbligazioni di nuova emissione con titoli già emessi.
* Fuori dal paniere principale, MANAGEMENT & CAPITALI
ha lasciato sul terreno il 5,96%, chiudendo a 0,15
euro, dopo il fallimento dell'Opa di Modena Capitale Industry
Partecipations, che aveva messo sul piatto proprio 0,15 euro.
* Balzo del 5,74% per RECORDATI , che intraday ha
rinnovato il massimo dell'anno a quota 5,25 euro. La società
farmaceutica, che ha annunciato la trimestrale, per bocca del
numero uno Giovanni Recordati, ha detto di puntare a risultati
2010 in linea con quest'anno e ha reso noto di essere impegnata
in trattative nell'Europa orientale.
* Prosegue la corsa di DMT : +7,64%, con nuovo
massimo dell'anno toccato intraday a quota 16,72 euro. Il gruppo
guidato da Alessandro Falciai annuncerà la trimestrale il 30
ottobre. Un analista che segue il titolo spiega che "UniCredit
ha tagliato il rating a 'hold' da 'buy', ma ha ricordato che Dmt
tratta nettamente a sconto rispetto ai comparable".