WASHINGTON (Reuters) - L'attività delle imprese Usa rallenta in gennaio, portandosi sui minimi degli ultimi nove mesi, risentando della pressione sui prezzi. Sono però cresciute le assunzioni, dando supporto a un approccio cauto da parte di Federal Reserve nel tagliare i tassi quest'anno.
Secondo S&P Global l'indice Pmi composito è sceso a 52,4, minimo da aprile, da 55,4 di dicembre. Una lettura superiore a 50 indica espansione.
Il calo del Pmi deriva dal settore dei servizi, mentre il manifatturiero si è espanso per la prima volta negli ultimi sette mesi, grazie ad aspettative di "una regolamentazione meno rigida, tasse più basse e un maggiore protezionismo" con l'amministrazione di Donald Trump. Esiste però anche il rischio che i dazi ventilati dal presidente Usa possano "interrompere le supply chain e incidere sulle vendite, o alimentare l'inflazione".
Il Pmi flash manifatturiero sale a 50,1, massimo da giugno, rispetto a 49,4 di dicembre. Gli economisti intervistati da Reuters scommettevano su 49,7. L'indice dei servizi cala a 52,8 da 56,8 di dicembre.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Alessia Pé)