WASHINGTON (Reuters) - Il sentiment dei consumatori statunitensi si è indebolito a gennaio per la prima volta in sei mesi, tra i timori per il mercato del lavoro e il potenziale aumento dei prezzi dei beni se la nuova amministrazione del presidente Donald Trump dovesse procedere con i previsti dazi sulle importazioni.
È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Università del Michigan.
L'indice del sentiment dei consumatori è sceso a 71,1 questo mese da una lettura preliminare di 73,2 e 74,0 a dicembre. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto una lettura invariata. Il sondaggio finale è stato chiuso lunedì, giorno in cui Trump è stato inaugurato per il secondo mandato presidenziale.
Il calo del sentiment è stato ampio e ha interessato tutte le fasce di reddito, ricchezza ed età.
“Nonostante i redditi più alti di questo mese, le preoccupazioni per la disoccupazione sono aumentate”, ha dichiarato in un comunicato Joanne Hsu, direttrice del sondaggio. “Circa il 47% dei consumatori prevede un aumento della disoccupazione nel 2025, il dato più alto dai tempi della recessione pandemica”.
Le aspettative di inflazione su base annua si sono attestate al 3,3%, invariate rispetto alla stima preliminare, ma in aumento rispetto al 2,8% di dicembre. Le aspettative di inflazione a 12 mesi sono ora al di sopra dell'intervallo 2,3%-3,0% osservato nei due anni precedenti la pandemia Covid-19.
Le aspettative di inflazione a lungo termine si sono attestate al 3,2%, riviste al ribasso rispetto alla lettura preliminare del 3,3% e in aumento rispetto al 3,0% di dicembre.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)