WASHINGTON (Reuters) - E' un quadro scoraggiante quello offerto dalle ultime statistiche macro Usa, una combinazione di indicatori che complessivamente disattendono le aspettative dei mercati finanziari facendo sfumare la prospettiva di un orizzonta a marzo per la prossima stretta sui tassi da parte di Federal Reserve.
Tra i tre dati diffusi alle 14,30 italiane da mettere in evidenza la flessione di 0,1% delle vendite al dettaglio di dicembre, aggravata dalla caduta di 0,1% dell'indice che esclude le auto. Il consensus Reuters vedeva invece una variazione nulla e addirittura un incremento di 0,2% della voce al netto delle auto.
In calo di 0,2% ma in questo caso perfettamente in linea alle attese i numeri sui prezzi alla produzione, relativi sempre al mese di dicembre, mentre quelli di produzione industriale evidenziano un rallentamento doppio rispetto al consensus, oltre che il terzo mese consecutivo di flessione. Il calo di dicembre è pari a 0,4% e la variazione negativa di novembre viene corretta al ribasso, passando da 0,6% a 0,9%.
Pessime notizie anche dall'indagine congiunturale Empire State a cura della Federal Reserve di New York, che mostra a gennaio una contrazione di quasi 15 punti e il peggior risultato da marzo 2009.
Fa eccezione al quadro l'indice sulla fiducia dei consumatori elaborato dall'Università di Michigan: la lettura preliminare di gennaio indica 93,3 da 93,0 del consensus.