FRANCOFORTE (Reuters) - L'inflazione della zona euro ha accelerato a novembre e le sue componenti più strettamente osservate sono rimaste elevate, rafforzando l'ipotesi di un taglio dei tassi più cauto da parte della Banca centrale europea il mese prossimo.
I prezzi al consumo nei 20 Paesi della zona euro sono saliti del 2,3% a novembre, secondo i dati Eurostat. Si tratta di un dato superiore al 2,0% del mese precedente e all'obiettivo del 2% della Bce, ma in linea con le attese.
L'inflazione è aumentata soprattutto per un effetto statistico di base, in quanto i dati particolarmente bassi dell'anno scorso sono stati eliminati dalla serie temporale e sostituiti da cifre ancora relativamente modeste, ma un po' più alte, che hanno portato a un calo dei prezzi dello 0,3% sul mese.
La lettura di oggi non modifica comunque di molto il quadro generale secondo cui l'inflazione sta lentamente tornando verso l'obiettivo della Bce in modo più duraturo l'anno prossimo, per cui ulteriori tagli al tasso di deposito del 3,25% restano giustificati.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)