Investing.com - Larry Fink, Amministratore Delegato di Blackrock (NYSE:BLK) ha dichiarato questo mercoledì che la Federal Reserve (Fed) prenderà fiato per via dei timori per i problemi globali e della crescita più lenta del previsto.
Secondo Fink, la dichiarazione della Fed sarà simile a quella dello scorso marzo, nonostante il lieve miglioramento economico, per via dei problemi globali.
In un’intervista rilasciata a Bloomberg TV quest’oggi, Fink ha dichiarato che secondo lui la Fed è preoccupata per gli utili delle compagnie e per l’indebolimento delle compagnie statunitensi, oltre al clima di incertezza globale.
Fink nota che ci sono incertezze particolarmente rilevanti che verranno al pettine a giugno, quando sono previsti il referendum britannico sull’appartenenza all’Unione Europea, con il rischio della Brexit - ossia la possibilità che il paese lasci l’UE - e le elezioni in Spagna.
“Ritengo che (i funzionari della Fed) riprenderanno fiato e aspetteranno di vedere cosa succederà nel mondo e come reagirà l’economia (statunitense)”, afferma Fink.
L’amministratore delegato nota inoltre che “l’economia non sta crescendo velocemente come previsto, quindi i funzionari della Fed aspetteranno di vedere un miglioramento economico ed un aumento significativo degli utili delle aziende”.
A tale proposito, Fink ha ammesso che la sua previsione è di un aumento di 25 punti base “nel migliore dei casi” quest’anno ed ha ribadito che l’attenzione dovrà focalizzarsi sul referendum sulla Brexit, sulle elezioni in Spagna, sulla crescita economica statunitense del secondo trimestre e sull’“umore” dei consumatori prima e dopo le primarie USA.
I commenti di Fink anticipano la decisione di politica monetaria della Fed, attesa alle 18:00 GMT, o alle 14:00 ET.
I mercati non prevedono alcun intervento sui tassi di interesse, ma i riflettori saranno puntati sulla dichiarazione e sulla posizione della Fed in merito al contesto economico per capire se sarà probabile o meno un aumento dei tassi in occasione del vertice di giugno.
La dichiarazione anticipa di un giorno i dati sul prodotto interno lordo USA del primo trimestre (PIL). Gli analisti prevedono che il PIL scenda allo 0,7%, rispetto alla crescita dell’1,4% registrata nel trimestre precedente.