Il successore di Theresa May è l’ex ministro e sindaco di Londra Boris Johnson. Che, al di là degli annunci, molto probabilmente sarà costretto a rimandare ancora l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, spiega Azad Zangana di Schroders (LON:SDR)
Boris Johnson sarà il nuovo primo ministro britannico: l’ex ministro degli Esteri e sindaco di Londra ha vinto la corsa per la successione di Theresa May alla guida del partito conservatore, e quindi si insedierà al 10 di Downing Street. Johnson ha battuto Jeremy Hunt, l’attuale ministro degli Esteri, con un ampio margine, ottenendo il 66% dei voti contro il 34%.
UN PARTITO DIVISO
“Johnson dovrà fin da subito guidare un partito profondamente diviso e una maggioranza sempre più ridotta in Parlamento”, spiega Azad Zangana, senior European economist and strategist di Schroders. E ovviamente, il tema più caldo è la Brexit. Nel corso della sua campagna Johnson ha promesso di utilizzare l’uscita no-deal dall’Unione Europea come una minaccia reale, per fare leva sui negoziati. “Tuttavia, in questo modo ha isolato gli europeisti all’interno dell’attuale governo, molti dei quali si dimetteranno o verranno sostituiti”, commenta l’esperto...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge
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